On. Stefania Prestigiacomo
Ministro per l´Ambiente
Roma
E p.c.
On. Antonio Bassolino
Governatore della Regione Campania
________________________________
10 maggio 2008
Sig. Ministro,
il 15 gennaio 2008, con decreto dell´allora Ministro dell´Ambiente On. Alfonso Pecoraro Scanio, sono stato nominato Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
Ho dedicato questi primi cento giorni a un´attenta analisi della situazione complessiva del Parco e alla riorganizzazione del gruppo operativo che lo gestisce. Ho inoltre avviato una serie di dodici convention dedicate ad altrettanti gruppi (i Sindaci, gli Imprenditori del settore turistico, i Presidenti delle associazioni culturali, ecc.). Il tutto, in funzione di un serio programma quinquennale al quale improntare l´azione della mia presidenza.
Per sua natura, la carica da me ricoperta non è legata cronologicamente alla legislatura e al Ministro da cui deriva. Reputo tuttavia giusto che, per cortesia personale e per correttezza professionale, io rimetta il mio mandato nelle Sue mani. Il Suo gradimento, infatti, rappresenta la condizione indispensabile affinché la Presidenza del Parco possa operare con la necessaria tranquillità e autorevolezza.
Colgo l´occasione per porgerLe i miei più sentiti auguri per il Suo nuovo incarico.
(Domenico De Masi)
Ministro per l´Ambiente
Roma
E p.c.
On. Antonio Bassolino
Governatore della Regione Campania
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10 maggio 2008
Sig. Ministro,
il 15 gennaio 2008, con decreto dell´allora Ministro dell´Ambiente On. Alfonso Pecoraro Scanio, sono stato nominato Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
Ho dedicato questi primi cento giorni a un´attenta analisi della situazione complessiva del Parco e alla riorganizzazione del gruppo operativo che lo gestisce. Ho inoltre avviato una serie di dodici convention dedicate ad altrettanti gruppi (i Sindaci, gli Imprenditori del settore turistico, i Presidenti delle associazioni culturali, ecc.). Il tutto, in funzione di un serio programma quinquennale al quale improntare l´azione della mia presidenza.
Per sua natura, la carica da me ricoperta non è legata cronologicamente alla legislatura e al Ministro da cui deriva. Reputo tuttavia giusto che, per cortesia personale e per correttezza professionale, io rimetta il mio mandato nelle Sue mani. Il Suo gradimento, infatti, rappresenta la condizione indispensabile affinché la Presidenza del Parco possa operare con la necessaria tranquillità e autorevolezza.
Colgo l´occasione per porgerLe i miei più sentiti auguri per il Suo nuovo incarico.
(Domenico De Masi)
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Aggiungiamo...
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“Non sono un politico e per questo mi temono” così; ha titolato qualche giorno fa Il Mattino di Salerno, l'intervista rilasciata al quotidiano dal sociologo Domenico De Masi a proposito delle sue dimissioni da presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
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“Stavo facendo un gran lavoro quando è caduto il governo ed è arrivato un ministro di destra. Io che sono stato nominato da Pecoraro Scanio che è di sinistra, non ne faccio un fatto politico essendo la mia una nomina tecnica; ma oggi ne faccio un fatto di correttezza politica oltre che di cortesia. E le ho raccontato che il 15 gennaio con decreto di Pecoraro sono stato nominato presidente del parco e che nei primi 100 giorni ho effettuato un’attenta analisi sulla situazione complessiva e organizzativa”
“Stavo facendo un gran lavoro quando è caduto il governo ed è arrivato un ministro di destra. Io che sono stato nominato da Pecoraro Scanio che è di sinistra, non ne faccio un fatto politico essendo la mia una nomina tecnica; ma oggi ne faccio un fatto di correttezza politica oltre che di cortesia. E le ho raccontato che il 15 gennaio con decreto di Pecoraro sono stato nominato presidente del parco e che nei primi 100 giorni ho effettuato un’attenta analisi sulla situazione complessiva e organizzativa”
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De Masi, alla domanda: “Ha preceduto le pressioni?”; risponde: "Non so dire se sarebbero arrivate. Se il ministro riterrà di confermarmi nell’incarico rimarrò, altrimenti...
Ritengo che nel Cilento ci sono tre livelli di sviluppo possibile: quello altissimo da Costa Smeralda, dove potrebbe investire anche l’Aga Khan o Barrak; quello di medio livello, infine quello delle famiglie, ma non Mondragone: penso a Rimini. Qui invece l’economia vive solo di squallide seconde case”
De Masi, alla domanda: “Ha preceduto le pressioni?”; risponde: "Non so dire se sarebbero arrivate. Se il ministro riterrà di confermarmi nell’incarico rimarrò, altrimenti...
Ritengo che nel Cilento ci sono tre livelli di sviluppo possibile: quello altissimo da Costa Smeralda, dove potrebbe investire anche l’Aga Khan o Barrak; quello di medio livello, infine quello delle famiglie, ma non Mondragone: penso a Rimini. Qui invece l’economia vive solo di squallide seconde case”