mercoledì 24 dicembre 2008

venerdì 19 dicembre 2008

La Ribalta va in scena! (Riceviamo e pubblichiamo)

Ravello, Parafrasando un vecchio adagio popolare Natale è da passare con i tuoi: familiari, parenti, amici più stretti. Di amici certo si tratta quando si parla del gruppo teatrale “La Ribalta” di Ravello in Costiera Amalfitana.
Amici che ogni anno ci invitano per passare un po´ di tempo assieme. Anche quest´anno l´invito arriva puntuale. L´invito è per le 18.30 dei giorni 26,28,30 dicembre 2008 e 1,3,4,10 gennaio 2009 presso il Teatro di Villa Rufolo; per prenotarsi il numero da chiamare è lo 089 857 657. Sarà portata in scena una delle 29 commedie originali scritte da Eduardo Scarpetta: “Tre cazune furtunate”; sicuramente una delle opere più complete e delicate nel significato del repertorio del maestro partenopeo.
Fulcro della trama è la fortuna. Tre pantaloni sono al centro di invenzioni geniali, colpi di scena improvvisi che si stagliano su un ambiente di artefatta nobiltà votata al frivolo e su un universo dilaniato dalla miseria, dove si coltiva, con ostinata caparbietà, una grande voglia di riscatto. Ogni "cazone" riserva una fortuna inaspettata.
Il terzo, in particolare, regala la soddisfazione più ambita: la rivalsa della società dei poveri, di quelli che non hanno avuto "´a furtuna ´e nascere ricche", sul ceto agiato, arroccato nella fragile presunzione di appartenere ad una classe “superiore”.
Alfonso Mansi, regista storico del gruppo racconta il perché di questa commedia, “La scelta di un´opera così complessa l´abbiamo fatta tutti assieme mentre il mondo veniva informato sul crollo della finanza americana. Mentre si discuteva, un amico, che ne ha fatte molte di commedie, esclama: – Ci vorrebbe un colpo di fortuna per cambiare le cose ! – da quella affermazione, un po´ per buon augurio, un po´ perché “Tre cazune furtunate” è una commedia che sta a cuore a molti, eccoci qua. Speriamo di regalare a quanti verranno a vederci due ore di spensieratezza e divertimento.”
La Ribalta ha aperto, già da qualche anno, un sito web sul quale sono raccolte note di sala, foto, locandine, curiosità dell´oramai trentennale storia del gruppo. Sul sito si trovano anche foto e video della straordinaria Via Crucis che attraversa tutta Ravello la Domenica delle Palme. L´indirizzo web è http://www.gtlaribaltaravello.it./

Nicola Mansi

mercoledì 17 dicembre 2008

Ciao Tonino

Il tempo è come un’onda che lambisce la riva del ricordo, lo scava, lo modella, ma non riesce mai ad estirparlo dalla mente, sua eterna culla.

Ciao Tonino.

giovedì 11 dicembre 2008

Arriva Natale...

Abbiamo il programma della settimana natalizia: ritorna il Teatro Tenda, si apre la Cappella di Villa Rufolo. Si fanno eventi qua e là. La Ribalta e l'Associazione "Giovani di Castiglione" reciteranno al Teatro di Villa Rufolo: porteranno in scena la commedia "Tre cazune furtunate" di Scarpetta e "E grazie do paravise" di Caianiello. Con calendari alle mano si notano delle sovrapposizioni, forse si potevano mettere assieme le risorse... riflessione stupida visto che ognuno corre da solo...
Il San Martino è la squadra del momento, il Sambuco la rivelazione... il Ponticeto soffre... il Monte rimonta.

Mancano pochi giorni a Natale...

Sotto l'albero vorrei...

venerdì 28 novembre 2008

Precisazione

In relazione all'articolo "Quel furbetto di Brunetta" ("L'espresso" n.46) a firma Emiliano Fittipaldi e Marco Lillo, preciso che il signor Fittipaldi, quando mi ha contattata telefonicamente, ha omesso di specificare la sua professione e il reale oggetto della telefonata. Anzi, mi si è presentato come potenziale cliente. Quando il "cliente" Fittipaldi mi chiede di pagare una casa a Ravello, testualmente "tanto quanto l'ha pagata il ministro Brunetta: 65 mila euro", non avendo io condotto la trarrativa, non ho potuto far altro che rispondere "improbabile", ma non "impossibile". Sicuramente non è un prezzo corrente, ma non è detto che non si possa acquistare una casa a quella cifra: dipende dallo stato dell'immobile e dalle pretese di chi vende. E il ministro Brunetta ha acquistato un rudere ... La conversazioneè proseguita parlando del mercato degli immobili in Costiera Amalfitana. Solo allora Fittipaldi mi ha detto di essere un giornalista de "L'espresso" e mi ha chiesto di poter utilizzare le informazioni attinte. Pensando si riferisse al mercato delle abitazioni, ho risposto affermativamente.

Erminia Sammarco, Ravello
articolo apparso sull'Espresso di questa settimana

giovedì 27 novembre 2008

Arredo urbano... un pò così e un pò colì!

Anche sui lampioni non c'è accordo

Nella prima foto i nuovi lampioni scelti dall'attuale Amministrazione nel tratto di strada che da Piazza Andrea Mansi porta a Via San Martino e su fino a Casa Bianca.

Nella seconda una declinazione del "Lampione Ravello" usato dalla passata Amministrazione. Questo lampione arreda il centro storico e la primissima periferia. (nella foto l'ultimo lampione Ravello prima che inizino i nuovi)

Ci chiediamo: non poteva essere usato un solo tipo di lampione così da rendere l'arredo urbano unico, almeno da questo punto di vista??? evidentemente no... usare uno stesso lampione sarebbe stato uno smacco???

Visto che dovremmo tenerci questa divisione per molti e molti anni proponiamo un sondaggio:

Secondo voi qual'è il lampione più bello?

Ravello come Berlino

Menomale che Salvatore c'è...
Il Consigliere di San Cosma aveva preannuniciato un "cambiamento editoriale" nel passaggio da blog a testata giornalistica... ma come succede sempre più spesso a Ravello alle parole non seguono i fatti: il Vicesindaco è bravo, bello, infallibile... la vecchia Amministrazione invece...

da www.vescovadoravello.net



Abbattuto il muro di via Trinità




Scritto da Emiliano Amato
Giovedì 27 Novembre 2008 11:55

E’ stata rimossa in mattinata la fatiscente parete che insisteva sul primo tratto di via S.S. Trinità. Nel luglio scorso, il proprietario, Antonio Borgese, aveva dato la piena disponibilità a cedere bonariamente la porzione posta a confine con la via pubblica; in soli quattro mesi, grazie all’impegno del vicesindaco, nonché assessore alle opere pubbliche, Salvatore Di Martino, i pareri positivi della Sovrintendenza.

Ed ecco che l’oggetto delle continue imprecazioni dei numerosissimi viaggiatori, costretti a correre dal carrozziere non appena rientrati da Ravello, viene del tutto abbattuto; l’antica strettoia, posta in pieno centro storico, riacquista la sua dignità, guadagnando circa un metro sul lato nord-est, consentendo l’accesso anche ai mezzi di soccorso. E dire che già nel corso della precedente amministrazione, Borgese manifestò la volontà di cedere la porzione alla pubblica utilità, senza però ricevere alcun parere positivo. L’allargamento del primo tratto di via S.S. Trinità, accolto con viva soddisfazione dagli abitanti della zona, rientra nell’ambizioso progetto di riqualificazione del percorso che conduce a Villa Cimbrone.

venerdì 14 novembre 2008

La Settimana Natalizia a Ravello

In questi giorni,presso la Casa comunale, si è tenuta la riunione per la composizione della Settimana Natalizia.
Voci di corridoio dicono che la Tensostruttura non ci sarà.

Come sarà(e soprattutto dove????)organizzata la nostra cara settimana Natalizia?

Dobbiamo preoccuparci per il mancato noleggio della Stuttura(forse mancanza di fondi???)
P.S. Dov'è finito Tony Binarelli....il Dj che veniva da lontano....Le ballerine Brasiliane....???


Ai posteri l'ardua sentenza...

Che furbetto quel Brunetta!!!


da L'espresso del 13 Novembre 2008
di Emiliano Fittipaldi e Marco Lillo



La trasferta a Teramo per diventare professore. La casa con sconto dall'ente. Il rudere che si muta in villa. Le assenze in Europa e al Comune. Ecco la vera storia del ministro anti-fannulloni



La prima immagine di Renato Brunetta impressa nella memoria di un suo collega è quella di un giovane docente inginocchiato tra i cespugli del giardino dell'università a fare razzia di lumache. Lì per lì i professori non ci fecero caso, ma quella sera, invitati a cena a casa sua, quando Brunetta servì la zuppa, saltarono sulla sedia riconoscendo i molluschi a bagnomaria. Che serata. La vera sorpresa doveva ancora arrivare. Sul più bello lo chef si alzò in piedi e, senza un minimo di ironia, annunciò solennemente: "Entro dieci anni vinco il Nobel. Male che vada, sarò ministro". Eravamo a metà dei ruggenti anni '80, Brunetta era solo un professore associato e un consulente del ministro Gianni Ci ha messo 13 anni in più, ma alla fine l'ex venditore ambulante di gondolette di plastica è stato di parola. In soli sette mesi di governo è diventato la star più splendente dell'esecutivo Berlusconi. La guerra ai fannulloni conquista da mesi i titoli dei telegiornali. I sondaggi lo incoronano - parole sue - 'Lorella Cuccarini' del governo, il più amato dagli italiani. Brunetta nella caccia alle streghe contro i dipendenti pubblici non conosce pietà. Ha ristretto il regime dei permessi per i parenti dei disabili, sogna i tornelli per controllare i magistrati nullafacenti e ha falciato i contratti a termine. Dagli altri pretende rigore, meritocrazia e stakanovismo, odia i furbi e gli sprechi di denaro pubblico, ma il suo curriculum non sempre brilla per coerenza. A 'L'espresso' risulta che i dati sulle presenze e le sue attività al Parlamento europeo non ne fanno un deputato modello. Anche la carriera accademica non è certo all'altezza di un Nobel. Ma c'è un settore nel quale l'ex consigliere di Bettino Craxi e Giuliano Amato ha dimostrato di essere davvero un guru dell'economia: la ricerca di immobili a basso costo, dove ha messo a segno affari impossibili per i comuni mortali.

Chi l'ha visto
Appena venticinquenne, Brunetta entra nel dorato mondo dei consulenti (di cui oggi critica l'abuso). Viene nominato dall'allora ministro Gianni De Michelis coordinatore della commissione sul lavoro e stende un piano di riforma basato sulla flessibilità che gli costa l'odio delle Brigate rosse e lo costringe a una vita sotto scorta. Poi diventa consigliere del Cnel, in area socialista. Nel 1993, durante Mani Pulite firma la proposta di rinnovamento del Psi di Gino Giugni. Nel 1995 entra nella squadra che scrive il programma di Forza Italia e nel 1999 entra nel Parlamento europeo.

Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la 'legge dei tornelli' invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da 'L'espresso', in dieci anni è andato in seduta plenaria poco più di una volta su due. Per la precisione la frequenza tocca il 57,9 per cento. Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12 mila euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. "Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l'indennità per le spese generali viene dimezzata", spiegano i funzionari di Strasburgo. Nello stesso periodo il collega Giacomo Santini, Pdl, sfiorava il 98 per cento delle presenze, il leghista Mario Borghezio viaggiava sopra l'80 per cento. Il trend di Brunetta migliora nella seconda legislatura, quando prima di lasciare l'incarico per fare il ministro firma l'elenco (parole sue) 148 volte su 221. Molto meno comunque di altri colleghi di Forza Italia: nello stesso periodo Gabriele Albertini è presente 171 volte, Alfredo Antoniozzi e Francesco Musotto 164, Tajani, in veste di capogruppo, 203.

La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non sembra primeggiare: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l'efficienza degli eletti a Strasburgo. L'ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le interrogazioni scritte, che sono - a detta di tutti - prassi assai poco impegnativa. Lui ne ha fatte 78. Un confronto? Il deputato Gianni Pittella, Pd, ne ha presentate 126. Non solo. Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L'ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per "denunciare l'atteggiamento scortese e francamente anche violento" degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare. Persino gli odiati politici comunisti, che secondo Brunetta "non hanno mai lavorato in vita loro", a Bruxelles faticano molto più di lui: nell'ultima legislatura il no global Vittorio Agnoletto e il rifondarolo Francesco Musacchio hanno percentuali di presenza record, tra il 90 e il 100 per cento.


Se la partecipazione ai lavori d'aula non è da seguace di Stakanov, neanche in commissione Brunetta appare troppo indaffarato. L'economista sul suo sito personale ci fa sapere che, da vicepresidente della commissione Industria, tra il 1999 e il 2001 ha partecipato alle riunioni solo la metà delle volte, mentre nel biennio 2002-2003, da membro titolare della delicata commissione per i Problemi economici e monetari, si è fatto vedere una volta su tre. Strasburgo è lontana dall'amata Venezia, ma non si tratta di un problema di distanza. A Ca' Loredan, nel municipio dove è stato consigliere comunale e capo dell'opposizione dal 2000 al 2005, il nemico dei fannulloni detiene il record. Su 208 sedute si è fatto vedere solo in 87 occasioni: quattro presenze su dieci, il peggiore fra tutti i 47 consiglieri veneziani.

Il bello del mattone
LA MAPPA DELLE PROPRIETA' DI BRUNETTA
Brunetta spendeva invece molto tempo libero per mettere a segno gli affari immobiliari della sua vita. Oggi il ministro possiede un patrimonio composto da sei immobili (due ereditati a metà con il fratello) sparsi tra Venezia, Roma, Ravello e l'Umbria, per un valore di svariati milioni di euro. "Mi piacciono le case e le ho pagate con i mutui", ha sempre detto. Effettivamente per comprare e ristrutturare la magione di 420 metri quadrati con terreno e piscina in Umbria, a Monte Castello di Vibio, vicino a Todi, Brunetta ha contratto un mutuo di 600 milioni di vecchie lire del 1993. Ma per acquistare la casa di Roma e quella di Ravello, visti i prezzi ribassati, non ne ha avuto bisogno. Cominciamo da quella di Roma. Alla fine degli anni Ottanta il rampante professore aveva bisogno di un alloggio nella capitale, dove soggiornava sempre più spesso per la sua attività politica. Un comune mortale sarebbe stato costretto a rivolgersi a un'agenzia immobiliare pagando le stratosferiche pigioni di mercato. Brunetta no.
Come tanti privilegiati, riesce a ottenere un appartamento dall'Inpdai, l'ente pubblico che dovrebbe sfruttare al meglio il suo patrimonio immobiliare per garantire le pensioni ai dirigenti delle aziende. Invece, in quel tempo, come 'L'espresso' ha raccontato nell'inchiesta 'Casa nostra' del 2007, gli appartamenti più belli finivano ai soliti noti. Brunetta incluso. Un affitto che in quegli anni era un sogno per tutti i romani, persino per i dirigenti iscritti all'Inpdai ai quali sarebbe spettato. Lo racconta Tommaso Pomponi, un ex dirigente della Rai ora in pensione, che ha presentato domanda alla fine degli anni Ottanta: "Nonostante fossi stato sfrattato, non ottenni nessuna risposta. Contattai presidente e direttore generale, scrissi lettere di protesta, inutilmente". Pomponi ha pagato per anni due milioni di lire di affitto e poi ha comprato a prezzi di mercato, come tutti. Il ministro, invece, dopo essere stato inquilino per più di 15 anni con canone che non ha mai superato i 350 euro al mese, ha consolidato il suo privilegio rendendolo perpetuo: nel novembre 2005 il patrimonio degli enti infatti è stato ceduto. Brunetta compra insieme agli altri inquilini ottenendo uno sconto superiore al 40 per cento sul valore di stima. Alla fine il prezzo spuntato dal grande moralizzatore del pubblico impiego è di 113 mila euro, per una casa di 4 vani catastali, situata in uno dei punti più belli di Roma. Si tratta di un quarto piano con due graziosi balconcini e una veranda in legno. Brunetta vede le rovine di Roma e il parco dell'Appia antica. Un appartamento simile a quello del ministro vale circa mezzo milione di euro: con i suoi 113 mila euro l'economista avrebbe potuto acquistare un box.

Un tuffo in Costiera Anche il buen retiro di Ravello è stato un affare immobiliare da Guinness. Brunetta, che si autodefinisce "un genio", diventa improvvisamente modesto quando passa in rassegna i suoi possedimenti campani. "Una proprietà scoscesa", ha definito questa splendida villa di 210 metri quadrati catastali immersa in 600 metri di giardino e frutteto. Seduto nel suo patio il ministro abbraccia con lo sguardo il blu e il verde, Ravello e Minori. er comprare i ruderi che ha poi ristrutturato ha speso 65 mila euro tra il 2003 e il 2005. "Quanto?", dice incredula Erminia Sammarco, titolare dell'agenzia immobiliare Tecnocasa di Amalfi: "Mi sembra impossibile: a quel prezzo un mio cliente ha venduto una stalla con un porcile". Oggi un rudere di 50 metri quadri costa circa 350 mila euro, e una villa simile a quella dell'economista supera di gran lunga il milione di euro. Il ministro ha certamente speso molto per la pregevole ristrutturazione, tanto che ha preso un mutuo da 300 mila euro poco dopo l'acquisto del 2003 che finirà di pagare nel 2018, ma ha indubbiamente moltiplicato l'investimento iniziale.

Ma come si fa a trasformare una catapecchia senza valore in una villa di pregio? 'L'espresso' ha consultato il catasto e gli atti pubblici scoprendo così che Brunetta ha comprato due proprietà distinte per complessivi sette vani catastali, affidando i lavori di restauro alla migliore ditta del luogo. Dopo la cura Brunetta, al posto dei ruderi si materializza una villetta su tre livelli su 172 metri quadrati più dépendance, rifiniture in pietra e sauna in costruzione. Per il catasto, invece, l'alloggio passa da civile a popolare. In compenso, i sette vani sono diventati 12 e mezzo. Come è stata possibile questa lievitazione? "Diversa distribuzione degli spazi interni", dicono le carte. La signora Lidia Carotenuto, che fino al 2002 era proprietaria del piano inferiore, ricorda con un po' di malinconia: "La mia casa era composta di due stanzette, al massimo saranno stati 40 metri quadrati e sopra c'era un altro appartamento (che misurava 80 metri catastali, ndr) in rovina. So che ora il Comune di Ravello sta costruendo una strada che passerà vicino all'abitazione del ministro. Io non avrei venduto nulla se l'avessero fatta prima...". A rappresentare Brunetta nell'atto di acquisto della dépendance nel 2005 è stato il geometra Nicola Fiore, che aveva seguito in precedenza anche le pratiche urbanistiche. Fiore era all'epoca assessore al Bilancio del comune, guidato dal sindaco Secondo Amalfitano, del Partito democratico. I rapporti con il primo cittadino è ottimo: Brunetta entra nella Fondazione Ravello. E quest'anno, dopo le elezioni, Amalfitano fa il salto della barricata, entra nel Pdl e lascia la Costiera per Roma dove viene nominato suo consigliere ministeriale.

Il Nobel mancato "Io sono un professore di economia del lavoro, l'ho guadagnato con le unghie e con i denti. Sono uno dei più bravi d'Italia, forse d'Europa", ha spiegato Brunetta ad Alain Elkann, che di rimbalzo lo ha definito "un maestro della pasta e fagioli" prima di chiedergli la ricetta del piatto. L'economista Ada Becchi Collidà, che ha lavorato nello stesso dipartimento per otto anni, dice senza giri di parole che "Renato non è uno studioso. È prevalentemente un organizzatore, che sa dare il meglio di sé quando deve mettere insieme risorse". Alla facoltà di Architettura di Venezia entra nel 1982, dopo aver guadagnato l'idoneità a professore associato in economia l'anno precedente. Come ha ricordato in Parlamento il deputato democratico Giovanni Bachelet, Brunetta non diventa professore con un vero concorso, ma approfitta di una "grande sanatoria" per i precari che gravitavano nell'università. Una definizione contestata dal ministro, che replica: avevo già tutti i titoli.

In cattedra Secondo il curriculum pubblicato sul sito dell'ateneo di Tor Vergata (dove insegna dal 1991), al tempo il giovane Brunetta poteva vantare poche pubblicazioni: una monografia di 500 pagine e due saggi. Il primo era composto di dieci pagine ed era scritto a sei mani, il secondo era un pezzo sulla riduzione dell'orario edito da 'Economia&Lavoro', la rivista della Fondazione Brodolini, di area socialista, che Brunetta stesso andrà a dirigere nel 1980. Tutto qui? Nel mondo della ricerca esistono diverse banche dati per valutare il lavoro di uno studioso. Oggi Brunetta si trova in buona posizione su quella Econlit, che misura il numero delle pubblicazioni rilevanti: 30, più della media dei suoi colleghi. La musica cambia se si guarda l'indice Isi-Thompson, quello che calcola le citazioni che un autore ha ottenuto in lavori successivi: una misura indiretta e certo non infallibile della qualità di una pubblicazione, ma che permette di farsi un'idea sull'importanza di un docente. L'indice di citazioni di Brunetta è fermo sullo zero.
Le valutazioni degli indicatori sono discutibili, ma di sicuro il mondo accademico non lo ha mai amato: "L'università ha sempre visto in lui il politico, non lo scienziato", ricorda l'ex rettore dello Iuav di Venezia, Marino Folin. Nel 1991, da professore associato, riesce a trasferirsi all'Università di Tor Vergata. In attesa del Nobel, tenta almeno di diventare professore ordinario partecipando al concorso nazionale del 1992. In un primo momento viene inserito tra i 17 vincitori. Ma un commissario, Bruno Sitzia, rimette tutto in discussione. Scrive una lettera e, senza riferirsi a Brunetta, denuncia la lottizzazione e la poca trasparenza dei criteri di selezione. "Si discusse anche di Brunetta, e ci furono delle obiezioni", ricorda un commissario che chiede l'anonimato: "La situazione era curiosa: la maggioranza del collegio era favorevole a includere l'attuale ministro, ma non per i suoi meriti, bensì perché era stato trovato l'accordo che faceva contenti tutti. Comunque c'erano candidati peggiori di lui". Il braccio di ferro durò mesi, poi il presidente si dimise. E la nuova commissione escluse Brunetta. Il professore 'migliore d'Europa' viene bocciato. Un'umiliazione insopportabile. Così fa ricorso al Tar, che gli dà torto. Poi si appella al Consiglio di Stato, ma poco prima della decisione si ritira in buon ordine. Nel 1999 era riuscito infatti a trovare una strada per salire sulla cattedra. Un lungo giro che valica l'Appennino e si arrampica alle pendici del Gran Sasso, ma che si rivela proficuo. È a Teramo che ottiene infine il riconoscimento: l'alfiere della meritocrazia, bocciato al concorso nazionale, riesce a conquistare il titolo di ordinario grazie all'introduzione dei più facili concorsi locali. Nel 1999 partecipa al bando di Teramo, la terza università d'Abruzzo. Il posto è uno solo ma vengono designati tre vincitori. La cattedra va al candidato del luogo ma anche gli altri due ottengono 'l'idoneità'. Brunetta è uno dei due e torna a Tor Vergata con la promozione. Un'ultima nota. A leggere le carte del concorso, fino al 2000 Brunetta "è professore associato a Tor Vergata". La stranezza è che il curriculum ufficiale - pubblicato sul sito della facoltà del ministro - lo definisce "professore ordinario dal 1996". Quattro anni prima: errore materiale o un nuovo eccesso di ego del Nobel mancato?

Hanno collaborato Michele Cinque e Alberto Vitucci

sabato 8 novembre 2008

Torneo si ... però...

(Riceviamo e pubblichiamo)
Qualche giorno fa è apparso in molti esercizi commerciali e su qualche bacheca l’invito a partecipare al torneo di calcetto dei rioni. Un impegno al quale non ci si può sottrarre per tenere alto il vessillo della propria “contrada”. Tutto giusto. Giusto il torneo. Giusto l’invito. Non è giusto però che il NOSTRO “Campetto dei Fratini” sia abbandonato a se stesso. Sempre più ragazzi lamentano questo stato di abbandono: porte ormai divelte, reti diventate un colabrodo, spazi circostanti non curati, docce mal funzionanti, pulizia degli spogliatoi scarsa se non del tutto assente. Di questo chi è colpevole? (e non si dica che la colpa è nostra che andiamo a giocare e che siamo tutti ineducati e vandali perchè non è assolutamente vero).
Nella delibera N18 del 29 02 2008, con la quale si da in gestione all’associazione Rebellum (a titolo gratuito) il campetto “S. Francesco” e il Tennis (campo R.Wagner), si legge tra gli oneri dell’associazione:
- la sorveglianza e la custodia dell'intera struttura con proprio addetto\i;
- la pulizia delle aree esterne e dei giardini ed eventualmente l'innaffiamento estivo;
- la manutenzione degli ambienti e degli impianti elettrico ed idrico degli spogliatoi e del campo da gioco;
- la pulizia dei locali e degli spogliatoi.
Ed è proprio questo che tutti noi amanti del calcetto vogliamo. Sempre nella stessa delibera leggiamo:
- Il Concessionario si obbliga altresì a praticare le seguenti tariffe massime, comprensive del supplemento luce artificiale, per l'utilizzo del campo da gioco: un'ora di calcetto € 30,00; un'ora di tennis € 10,00.
Riflessione: noi che usufruiamo del campo, paghiamo il massimo che ci possono chiedere ma riceviamo zero manutenzione, zero pulizia, zero servizi. C’è qualcosa che non torna. Non vogliamo fare polemica ma vogliamo segnalare un disservizio che ci riguarda da vicino e che ci sembra grave. Il campetto del Lacco è lasciato a se stesso ormai da anni e l’unica struttura presente in paese sembra abbandonata. Speriamo che il Torneo, voluto dall’Amministrazione e dalla Rebellum, sia l’occasione per fare quegli interventi di manutenzione che ogni giorno si rendono più necessari, speriamo che qualcuno apra gli occhi e si impegni per tutelare uno spazio che è di tutti noi amanti del “pallone”.
Buon Torneo a tutti.
i malati di calcetto

giovedì 6 novembre 2008

Insieme per Ravello convoca gli operatori economici!

Il gruppo di opposizione della Città della Musica chiama a raccolta gli operatori economici operanti sul territorio. Da Insieme per Ravello fanno sapere che questo incontro è reso necessario viste le bugie e gli atti messi in essere dall´Amministrazione Comunale. L´ordine del giorno si preannuncia molto ricco: rapporti con la Fondazione Ravello e ipotetica fondazione alternativa annunciata dall´Amministrazione comunale, gestione di Villa Rufolo per il 2009, gestione Auditorium Oscar Niemeyer.
L'appuntamento è fissato per Venerdì 07 Novembre p.v. alle ore 16.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Ravello (in attesa di conferma da parte del Sindaco).

martedì 4 novembre 2008

La Prestigiacomo accetta le dimissioni di De Masi

Un decreto di «formale accettazione delle dimissioni presentate». È il documento firmato dal ministro dell´Ambiente Stefania Prestigiacomo che pone ufficialmente fine all´esperienza di Domenico De Masi alla presidenza del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Il provvedimento sotto forma di raccomandata, come ha scritto oggi Bartolomeo Ruggiero sul Corriere del Mezzogiorno, è stato recapitato lo scorso sabato nella casa romana del sociologo ed ieri è giunto presso la sede del Parco a Vallo della Lucania. De Masi si era dimesso il 15 luglio su esplicita richiesta dello stesso ministro dopo che l´ex presidente aveva inviato (il 10 maggio) una lettera alla Prestigiacomo in cui rimetteva il mandato in attesa di ricevere l´eventuale benestare al suo incarico per doveri, secondo il sociologo, di correttezza e coerenza istituzionale, in quanto la nomina era stata effettuata dal precedente governo. «Oltre cinque mesi per prendere una decisione così semplice - commenta De Masi, a sostegno del quale si era formato anche un comitato che ha raccolto quasi 8 mila firme - è un lasso lunghissimo che fa perdere tempo prezioso a tutto un territorio per diversi aspetti arretrato, ma dalle enormi potenzialità ».
Ora, mentre è di ieri l´ultimo appello al ministro del sindaco di Castellabate Costabile Maurano («o De Masi o un presidente del territorio»), si attende la designazione del nuovo nome, frutto dell´accordo tra ministero dell´Ambiente e Regione Campania. Diverse indicazioni portano ad Amilcare Troiano, ex presidente del Parco del Vesuvio. «Serve una personalità che abbia esperienza nel settore - sottolinea il senatore del Pdl Enzo Fasano, che si era fatto promotore di una campagna di raccolta firme contro l´eventuale riconferma di De Masi - ma che sia in grado di comprendere la domanda del Cilento e dei suoi cittadini che non è prettamente e solo quella di alcune amministrazioni».

martedì 21 ottobre 2008

RavelloTyricon: Riflessione

La SATIRA.
"In un paese civile dovrebbe essere assolutamente indenne da controlli politici, perchè la satira non ha niente a che fare con la politica, anche se prende in giro la politica...ma si sa che è satira...Ogni regime serio e democratico accetta la satira come si accettano le caricature...era Mussolini che non le sopportava..."

Indro Montanelli



Alla luce delle ultime nuove, Noi de "Il Poggio" abbiamo deciso di far partire una raccolta firme pro RavelloTyricon.

P.S. TYRICON non ti si può zittire così! Il Poggio ti appoggia!

Scrivici!!!
indirettadalpoggio@gmail.com

venerdì 17 ottobre 2008

mercoledì 15 ottobre 2008

A Ravello si fa teatro (riceviamo e pubblichiamo)

Ritagliarsi due ore per farsi un giro a Ravello durante le vacanze di Natale è ormai abitudine consolidata. Il motivo è sempre lo stesso da 32 anni a questa parte: le rappresentazioni teatrali del Gruppo “La Ribalta” .
Quest´anno ad essere rappresentata sarà “Tre Cazune Furtunate”, commedia brillante in tre atti di Eduardo Scarpetta.
Per il gruppo l´appuntamento è a fine settembre. Ci incontriamo e discutiamo delle varie proposte. Una volta deciso si comincia a lavorare – confida Alfonso Mansi, regista storico del gruppo – Avvicinarsi ad opere come questa non è mai facile ma ormai ci siamo fatti le ossa. A volte ci prendiamo qualche licenza, come dire, poetica: qualche personaggio cambia genere, a volte aggiungiamo delle parti … lo facciamo perché vogliamo accontentare tutti i ragazzi che manifestano la volontà di salire sul palco. La grande forza della Ribalta è sempre stata questa”.
Il sipario si è aperto per la prima volta il 4 Gennaio 1976 nella chiesetta di San Martino da allora non abbiamo mancato un Natale – racconta con orgoglio Enzo Del Pizzo presidente della Ribalta - 32 anni sono tanti ma questo non ci fa sentire certo vecchi. La nostra forza sono sempre stati i giovani. E´ grazie a loro se ogni anno il sipario si riapre e si comincia a fa´ ‘o triato”.
Il gruppo teatrale "La Ribalta" che, ricordiamo, organizza anche la rinomata Via Crucis in costume, rappresenta, ormai una realtà importante nel panorama culturale e sociale costiero. Certamente a Ravello, ma anche nei paesi limitrofi, non c´e altro sodalizio che abbia raggiunto un simile traguardo e abbia avuto un ruolo sociale così determinante. Tanti giovani, grazie al teatro hanno imparato a vincere la paura e hanno provato l´emozione di calcare le scene. Grazie alla Ribalta molti giovani, almeno per un momento, si sono sentiti "attori", "scenografi", "tecnici delle luci", "fonici", "musicisti", "compositori", "attrezzisti". Grazie alla Ribalta il Natale costiero si arricchisce di un ulteriore motivo di interesse non solo per gli abitanti ma anche per i tanti turisti che scelgono la Costiera per passare qualche giorno di serenità.
Dalla Ribalta promettono due ore di grande divertimento, date le premesse c´è da crederci.
o
In bocca al lupo a tutti... saremo certamente parte del pubblico che verrà ad applaudirvi !!!

lunedì 13 ottobre 2008

Reazioni al Consiglio Comunale del 30 settembre.

Dopo l'ultimo consiglio comunale il Movimento Insieme per Ravello ha affisso questo manifesto... che ne pensate?

IL GRUPPO
INSIEME PER RAVELLO
INFORMA
30 settembre 2008
Ultimo Consiglio Comunale :
nonostante il voto contrario del gruppo di opposizione (Insieme per Ravello), la maggioranza approva il
o
BILANCIO 2008 DEL COMUNE DI RAVELLO
BUCO DA 70.000 EURO
di cui
40.000 Euro per mancato incassi parcheggi
· Quanto costano 4 mesi di strada chiusa?
· Quante tessere parcheggio omaggio?
30.000 Euro per immondizia?????
o
E IO PAGO!
o
Per il 2008 paga ancora l’avanzo di amministrazione della gestione Insieme per Ravello (circa 460.000 Euro),
per il 2009 pagheranno i cittadini.

venerdì 3 ottobre 2008

Il consiglio comunale in 2 minuti...

Assenti i consiglieri Fabio D'Auria e Valerio De Riso.

1) Bilancio di previsione esercizio finanziario 2008. Art. 193 D.Lgs. n. 267/2000. Ricognizione stato di attuazione dei programmi e permanenza degli equilibri generali di bilancio;

Rispetto alla previsione del dicembre 2007:
mancati introiti dai parcheggi 40.000€;
maggiori costi per lo smaltimento dei rifiuti in discarica 30.000€.
Ammanco 70.000 € da coprire con l'avanzo di amministrazione.
Voto contrario della minoranza che attacca la gestione superficiale della cosa pubblica da parte della maggioranza.

2) L.R.C. 22.12.2004, n.16 Redazione del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.). Indirizzi operativi;

Punto all'ordine del giorno alquanto tecnico che attiene agli atti da presentare per l'avvio dell'iter della redazione del PUC. Si trova l'accordo per un tavolo di "ascolto" delle varie componenti sociali ed economiche e dei Comuni vicini da attuare immediatamente. Voto all'unanimità.

3) Gestione dell’Auditorium “Oscar Niemeyer”: programmazione. Indirizzo ed eventuale ipotesi di affidamento esterno.

Discussione molto accesa che ruota attorno alla gestione dell'Auditorium.
La minoranza sottolinea il ritardo accumulato per la promozione e la comunicazione della struttura, la maggioranza dice che sta lavorando già da tempo. Amalfitano chiede quale via si vuole percorrere: gestione diretta da parte del Comune, gestione tramite una partecipata (Fondazione Ravello), sondare le offerte del mercato. Di Martino risponde "La soluzione migliore ma non unica, sarebbe far gestire l'Auditorium alla Fondazione" quello che però non accettiamo e che Amalfitano, nel suo ruolo di consigliere rivesta un ruolo di dirigenza in Villa Rufolo. A questo proposito si parla di incompatibilità politica.
Sul punto non si vota.

domenica 28 settembre 2008

Complimenti a Zì Luigi e alla Paranza di Ravello!!

Concerto al Maschio Angioino 2007.

venerdì 26 settembre 2008

Consiglio Comunale... cosa succederà???

Martedì 30 settembre, alle ore 17,00, presso l’Aula Consiliare del Comune di Ravello, è convocato il Consiglio Comunale per la trattazione dei seguenti argomenti all’ordine del giorno:

- Bilancio di previsione esercizio finanziario 2008. Art. 193 D.Lgs. n. 267/2000. Ricognizione stato di attuazione dei programmi e permanenza degli equilibri generali di bilancio;

- L.R.C. 22.12.2004, n.16 Redazione del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.). Indirizzi operativi;

- Gestione dell’Auditorium “Oscar Niemeyer”: programmazione. Indirizzo ed eventuale ipotesi di affidamento esterno.

Il terzo punto all'ordine del giorno ci sembra quantomai importante per il futuro dell'Auditorium.
Ad oggi nulla è stato programmato e niente si sa.
Cosa succederà in consiglio? Cosa si deciderà? Ricomincerà la bagarre?

mercoledì 24 settembre 2008

Sulle vicenda Villa Rufolo...2

Pubblichiamo la lettera del Prof. De Masi indirizzata al direttore di Positanonews.

Caro Direttore,

ho volutamente atteso che passasse qualche giorno, prima di intervenire su alcune recenti accuse improvvidamente lanciate contro la Fondazione Ravello dal vice-Sindaco Salvatore Di Martino. "Villa Rufolo – egli ha dichiarato – si sta trasformando in un mercato, si vendono gadget nella galleria d'arte, c'è il bar e ora i rinfreschi per i matrimoni".
Non è la prima volta che Di Martino, membro del Consiglio Generale di Indirizzo della Fondazione, ne attacca pubblicamente l´operato. In sede di Consiglio avremo tutto l´agio per chiarire la sua posizione.
Quello che ora mi interessa è tranquillizzare l´opinione pubblica di Ravello della Costiera Amalfitana e della Campania circa la strategia e lo stile con cui opera la Fondazione, soprattutto in funzione dei monumenti ad essa affidati.
In sei anni, essa ha rilanciato il Festival ormai agonizzante, rendendolo famoso in tutto il mondo e ha riportato a Ravello la gestione decennale di Villa Rufolo, avviandone la rinascita. Ha creato ex novo una prestigiosa Scuola di Management Culturale, unica in Italia e ha contribuito in modo determinante alla realizzazione dell´Auditorium Oscar Niemeyer.
In tutte queste attività la Fondazione si è mossa in base a precisi ed espliciti criteri giuridici, estetici, economici, sempre approvati dal Consiglio Generale di Indirizzo e dal Consiglio di Amministrazione. E ne ha affidato la realizzazione alle migliori professionalità disponibili sul mercato, sostituendole man mano che se ne trovavano di migliori.
Tanto la programmazione del Festival quanto la gestione di Villa Rufolo seguono scrupolosamente le linee-guida contenute in un dettagliato masterplan. Quello di Villa Rufolo è stato formalmente consegnato al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 31 gennaio 2008.
Va ricordato che i due Consigli della Fondazione, cui risalgono tutte le sue decisioni strategiche, non sono composti da sprovveduti. Il Sindaco e il Vice-sindaco di Ravello vi siedono accanto a un Ministro in carica, a due Ministri del Governo ombra, al Presidente e al Direttore Generale della Fondazione Monte Paschi, al Presidente della Provincia di Salerno, a cinque prestigiosi professori ordinari di Diritto, Filosofia, Sociologia ed Economia. Le attività culturali della Fondazione sono affidate ad artisti e studiosi di livello internazionale.
Leopardi diceva che “per non mostrare agli altri i confini del proprio sapere, basta non superarli”. Un poco di modestia non guasterebbe nell´azzardare giudizi su questioni che esulano dalle proprie competenze. Chi frequenta il MOMA a Nerw York, il Britisch a Londra, l´Ermitage a San Pietroburgo, le Scuderie del Quirinale a Roma sa bene quali book shop essi esibiscono. Oggi il Baubourg di Parigi e il Palazzo delle Esposizioni di Roma gareggiano nell´accaparrarsi i migliori chef per i loro ristoranti. L´Opéra di Parigi e la Fenice di Venezia hanno persino un dépliant con regolare prezzario per i ricevimenti privati. Senza la valorizzazione economica dei monumenti crolla anche la loro valorizzazione culturale. La precedente gestione di Villa Rufolo lo ha ampiamente dimostrato.
Gli abitanti di Ravello della costa d´ Amalfi e della Campania stiano tranquilli: il rispetto e la valorizzazione del patrimonio artistico ravellese che le è stato affidato alla Fondazione, sta a cuore ad essa più che ad ogni altra istituzione locale. La Fondazione offre ampie garanzie di raffinatezza estetica e di spessore culturale. I rispettivi Direttori di tre famosi musei – il Moma, la Tate Gallery e il Montreal Museum of Modern Art – questa estate hanno curato la nostra mostra sul Mediterraneo e si sono congratulati con noi per il modo con cui è gestita Villa Rufolo, buvette compresa.
Ognuno dei cespiti che la Fondazione gestisce è stato incamerato in condizioni pietose ed è stato rapidamente migliorato sia nelle strutture che nelle funzioni. Con attenzione, apprensione, amore e competenza.Prima di azzardare critiche insensate, sarebbe dunque meglio studiare, viaggiare, osservare e imparare, uscendo ogni tanto dagli angusti confini della cintura daziaria.Grazie dell´attenzione e cordiali saluti.


Domenico De Masi
Presidente Fondazione Ravello

martedì 16 settembre 2008

Sulla vicenda matrimoni in Villa Rufolo

Sulla polemica nata attorno ai brindisi post-matrimoniali in Villa si è scritto forse troppo, a volte, sicuramente in maniera poco rispettosa delle persone e del lavoro altrui. Noi abbiamo pensato di sentire il diretto interessato: il direttore di Villa Rufolo. Gli abbiamo scritto e la risposta non è tardata ad arrivare. Il direttore ci spiega che la Fondazione Ravello prima, Villa Rufolo poi, non hanno mai preso e non prenderanno mai in considerazione scritti anonimi. Ciò ci dispiace perchè non abbiamo ricevuto risposta sui quesiti ma ci dice anche che si possono appurare le motivazioni, i perchè di certe decisioni. Dopo aver sentito i diretti interessati si possono esprimere i propri giudizi, le assoluzioni o le condanne.
Per amore di verità riportiamo la nostra lettera e la risposta.
o
Così scrivevamo il 15 Settembre 2008 alle 14:35
Alla cortese att.ne
del Direttore di Villa Rufolo
Dott. Secondo Amalfitano
o
Caro Direttore,
da tempo si ventilava la possibilità di celebrare matrimoni e cerimonie varie all'interno della Nostra amata Villa Rufolo.
'Detto fatto', il 9 Settembre u.s. alle ore 18.30 nei tavolini antistanti i ruderi dei forni, si è tenuto un 'brindisi post-matrimoniale',con tanto di vigile munito di carta e penna pronto a prendere appunti su ciò che stava accadendo.
Nonostante crediamo sia giusto far pagare l'ingresso alle persone estranee, lasciando gli abitanti di Ravello liberi di entrare ed uscire da Villa Rufolo, le poniamo due quesiti:
1) LE PERSONE INVITATE A QUEL BANCHETTO HANNO PAGATO IL BIGLIETTO D'INGRESSO ???
2) CI SI FERMERA' AI RINFRESCHI O SI ANDRA' OLTRE???
o
Certo di una sua puntuale e celere risposta
le porgiamo i nostri distinti saluti
o
Il Gruppo de il Poggio.
o
Così ci rispondeva il Direttore il 16 Settembre 2008 alle 17:09
Fondazione Ravello e, per essa, Direzione Villa Rufolo, non hanno mai preso in considerazione scritti anonimi.
Chiunque invece, declinando le proprie generalità, ha richiesto informazioni e notizie, ha sempre ricevuto puntuale risposta, non avendo la Fondazione nulla da nascondere nè, soprattutto, da temere.
Sarà così anche per le domande che anonimamente vengono poste in questa circostanza.
L'anonimato non consente neanche di rispondere ai saluti con cortesia e distinzione. Lo facciamo ugualmente solo per educazione e senso civico.
o
Secondo Amalfitano
Direttore Villa Rufolo

lunedì 8 settembre 2008

Come sta Ravello?

Sambuco,
Monte,
Torello,
San Cosma,
Castiglione,
San Martino,
Trinità...
o
Come va ???

martedì 2 settembre 2008

Festival delle Repubbliche Marinare...che sia la volta buona?

Era previsto in concomitanza della Regata Storica delle quattro Repubbliche Marinare, poi questioni diverse portarono ad un annullamento con rinvio in autunno. Ora, speriamo sia giunto il momento. Il Festival entrerà nel vivo il prossimo 14 settembre e animerà i weekend, fino a fine mese.


PROGRAMMA
FESTIVAL DELLE ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE

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Domenica 14 Settembre
ore 21.00, Duomo di Amalfi
Concerto di Inaugurazione
Orchestra da Camera Italiana Salvatore Accardo, direttore e solista
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Venerdì 19 Settembre
ore 21.00, Duomo di Amalfi
Viaggio Musicale da Napoli a Venezia
Solisti, Orchestra e Coro delle Antiche Repubbliche Marinare
Filippo Zigante, direttore
o
Sabato 20 Settembre
ore 21.00, Darsena
Cantautore Piccolino - Sergio Cammariere
o
Domenica 21 Settembre
ore 21.00, Darsena
Musica Meticcia - Les Boukakes
o
Giovedì 25 Settembre
ore 9.30/13.00, Aula Biblioteca Comunale
Convegno “Il Caso della Repubblica Marinara di Amalfi”
L'interscambio culturale, religioso ed artistico nel bacino mediterraneo
a cura dell’Istituto di Cultura e Storia Amalfitana
o
ore 21.00, Sala Ibsen
Cartoline dall’Italia - Playing Brass
o
Venerdì 26 Settembre
ore 21.00, Darsena
A Teatro con...Zelig - Paolo Migone
o
Sabato 27 Settembre
ore 19.00/22.00, Antico Borgo
Notte del Mediterraneo - Amalfi by Night
Festa della Musica del Mediterraneo

martedì 26 agosto 2008

Ciao Vincenzo

Abbiamo appena appreso della scomparsa del caro Vincenzo.

Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti gli amici di quella gran brava persona che era Vincenzo buattiello.



Ciao Vincenzo.

domenica 24 agosto 2008

Auditorium:24 Agosto, la ZUPPA è in cottura.

(ANSA!)21:18 -Ravello, 24 AGOSTO

sabato 23 agosto 2008

Il Ravello Festival piace più a Imperato che a De Masi.

Così il Sindaco di Ravello Paolo Imperato ed il presidente della Fondazione Domenico De Masi sul Corriere del Mezzogiorno di sabato 23 agosto a proposito dell'Auditorium:
o
"Innamoramento? Non direi, è una collaborazione di carattere istituzionale". Va cauto il sindaco di Ravello, Paolo Imperato, sul significato da dare al recuperato rapporto con la Fondazione Ravello dopo otto anni di profondi contrasti e astiose polemiche. Resta il fatto che, per la prima volta, una lettera d´invito ad un concerto reca in calce le firme del presidente della Fondazione e del sindaco.
D: Sarà pure un segnale, no?
R: "Siamo rientrati all´interno della Fondazione - spiega il primo cittadino - perchè ora c´è un minimo di apertura al dialogo. L´iniziativa del concerto sul cantiere è di carattere sperimentale, propedeutico per l´inaugurazione dell´auditorium che vedrà come soggetto principale per la gestione il Comune".
D: Un voto al Ravello Festival di quest'anno?
R: "Otto senz'altro"

"La ritrovata collaborazione con il Comune? È l´ennesimo miracolo di Oscar Niemeyer e di Ravello". Entusiasta più del solito, il presidente della Fondazione Ravello Domenico De Masi lascia alle spalle momenti di sconforto e di incomprensione e guarda al futuro.
"Ora - aggiunge - non c´è più nessun motivo di essere belligeranti. L´auditorium sta venendo su come un´opera imponente e bellissima e questo Festival è un immenso regalo che la Fondazione fa a Ravello".
D: Però, caro professore, sul sito web del Comune non c´è traccia del Festival. Come mai?
R: "Ci sono ancora piccole resistenze psicologiche ma le supereremo, stia sicuro. Anche perchè loro hanno tutto da guadagnarci".
E il voto all´edizione 2008. "I miei studenti sanno che sono tirato, io darei 6 e mezzo. Per arrivare a 10 dobbiamo diventare come Salisburgo!"

Intanto è grande attesa per la prima all´Auditorium, nello spazio già collaudato nei pressi di quello che sarà il bar, che sarebbe stato visitato ieri anche da Lucio Dalla di ritorno dal concerto di Castellammare e in giro fra Amalfi e Ravello. Sarà un momento unico per Ravello con tanto di corsa agli inviti

giovedì 21 agosto 2008

A Ravello la "prima volta" dell'Auditorium di Niemeyer

Domenica un concerto nel cantiere della discordia

ANTEPRIMA auditorium a Ravello domenica (24 agosto p.v.). Fra tre giorni è previsto il fuori programma che porterà per la prima volta i visitatori nella sala da musica progettata dall'archistar brasiliana Oscar Niemeyer. L'evento, in forma privata, sarà a inviti e prevede l'esibizione del sassofonista Nicola Alesini, con lo spettacolo "Ravello città visibile" ispirato alle "Città invisibili" di Italo Calvino. Atteso anche un ospite a sorpresa. È la prima concretizzazione dell'idea coltivata da anni dalla Fondazione Ravello e dal Comune: trasformare in location attiva il cantiere del nascente auditorium, la cui inaugurazione è prevista per maggio 2009. Ciò è stato possibile quest'anno, grazie al fatto che, dopo lunghe polemiche sull'opportunità di realizzare un'opera contemporanea in costiera, i lavori sono a buon punto e alle condizioni ambientali e di sicurezza del cantiere che consentono l'ingresso degli spettatori. Con il concerto di domenica sarà dimostrato,o comincerà ad esserlo, il teorema di Domenico De Masi, che presiede il Ravello Festival, della necessità e possibilità di rendere per il futuro la città di Ravello teatro di eventi per i 365 giorni dell'anno e non solo nella stagione estiva. Oscar Niemeyer, l'anziano architetto di Brasilia e del Palazzo Mondadori di Segrate, non è mai venuto in Italia, perché non vola in aereo. Ma ha voluto ugualmente regalare un suo progetto per l'auditorium a Ravello dopo l'incontro con De Masi.
La Repubblica ed. Napoli pag.5

sabato 16 agosto 2008

Costiera delle mie brame... ti dividono con un muro???

Sarà costruito un muro che dividerà in due la Costiera Amalfitana. Sarà ricordato amaramente questo ferragosto per Positano e Praiano, ma anche per Amalfi, Atrani, Ravello, Maiori e Minori. Il muro verrà apposto secondo i tecnici per lunedi prossimo per consentire una settimana di lavori. I disagi ci saranno per tutti, disagi anche per i turisti che da Sorrento vorranno visitare la Costiera Amalfitana, disagi e caos per il traffico, per il turismo, per i cittadini, per i lavoratori e questo in piena estate, anzi quando praticamente stava ricominciando mettendo alle spalle un pessimo inizio, un muro come è avvenuto a Ravello qualche mese fa. I responsabili del Genio Civile, che ha appaltato i lavori, e dell´Anas, hanno disposto la chiusura. Un fronte di quattro-cinque cento metri da recintare con una rete. Micropali di tre metri per riuscire a fermare il crollo di massi, si farà la bonifica, poi si metterà la rete per mantenerla attaccata la roccia si useranno dei cavi d´acciaio che si incrociano longitudinalmente con incroci attaccati ai micropali. Non c´è altro modo per lavorare perchè ci sono un paio di case. Intanto carabinieri e operai dell´Anas sono stremati, turni massacranti di 24 ore, sostituzioni che non arrivano perchè molti sono in ferie, irreperibilità di molti funzionari. Presenti il sindaco di Praiano Gennaro Amendola e molto attivo il sindaco di Conca Criscuolo.Ma abbiamo visto e sentito quattro operai dell´Anas in particolare che con enormi sacrifici stanno sul posto, Giuseppe Porzio, Raffaele Fusco, Olimpo Costabile, Alfredo Salice, al quale va il nostro ringraziamento e che possono testimoniare che Positanonews è sul posto e ha seguito ora per ora la vicenda (unica testata a seguire il detto montanelliano.. il giornalista deve andare sul posto, scarpinare..) invitiamo tutti a fornirci loro esperienze, foto, osservazioni o sul guest book oppure mandando mail a cinquemi@michelecinque.191.it e info@positanonews.it cellulare 3381830438
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Eco Festival (pag 154 L'Espresso n.33 anno 2008)

Quando Secondo Amalfitano, ex sindaco di Ravello dall'animo ambientalista, ha avuto la direzione di Villa Rufolo, cuore del Ravello Festival, non ha avutro dubbi: arte e bellezza devono avere un nocciolo duro etico. E ha travasato in questa avventura competenze accumulate per anni. Obiettivo un festival a emissioni zero. fare cultura senza disperdere un solo grammo di CO2 nell'aria. Tra le proposte del festival (http://www.ravellofestival.com/) Bach, Pina Baush, Strauss, Uri Caine, Canio loguercio, Ludovico Einaudi, Wim Mertens; concerto all'alba, mostre, incontri con artisti, film. Il tutto nello scenario ineguagliabile della costiera amalfitana, per quattro mesi, fino al 31 ottobre."Vorrei che Villa Rufolo diventasse un modello di gestione culturale ecosostenibile" dice Amalfitano; "Con i pannelli fotovoltaici abbiamo fatto un primo passo. Ora stiamo sostituendo le vecchie lampade con sistemi a led. Alcuni eventi verranno illuminati con energia prodotta da un motore a idrogeno. Invece di gas, emette acqua. La useremo per i fiori". In programma anche la sostituzione della vecchia serra della villa con una nuova. Naturalmente fotovoltaica. Progetto analogo per il primo Napoli Teatro Festival diretto da Renato Quaglia (napoliteatrofestival.it) già terminato. Bilancio positivo per la qualità dei 200 spettacoli, ospitati in teatro, gallerie d'arte e in alcuni tra i luoghi d'arte più affascinanti della città, e perchè è stato un vero ecofestival, il primo a rispettare i regolamenti comunitari. Tra qualche mese un impianto fotovoltaico produrrà tutta l'energia necessaria ai prossimi appuntamenti. Anche questa è Napoli.


Anna Assumma

lunedì 11 agosto 2008

Ragazzi ma che cavolo combinate???

Nella notte di San Lorenzo è capitato anche questo: rissa a Praiano che ha portato a quattro arresti. Purtroppo tre ravellesi sono rimasti coinvolti nel fattaccio. Le notizie sono ancora frammentarie... sembra che la rissa sia scoppiata per i classici motivi: sfottò, reciproci insulti conditi da una buona dose di alcool e droghe. Sembra sia volata una coltellata (o una bottigliata) che ha portato un protagonista della rissa al pronto soccorso... La cosa deprimente è che non siamo nuovi a questi episodi. Durante l'estate scorsa momenti di panico si sono vissuti nella piazzetta di Atrani e a Vietri.

Perchè rovinarsi la vita per queste ca....te??

Ragazzi, che cavolo combinate???
Siamo entrati nella settimana di ferragosto, notoriamente quella più affollata, quella dedicata al divertimento... ragazzi andiamoci piano...
Questo il comunicato del Comando dei Carabinieri di Amalfi:

mercoledì 6 agosto 2008

Tè con l'autore da non perdere!

Giovedì 7 agosto, Hotel Palazzo Sasso, ore 17.30 Formazione – Tè con l’Autore
Come si è evoluto il Ravello Festival, quali sono le sue prospettive, com’è organizzato, quanto costa, cosa succede dietro le quinte.
Il Presidente e i direttori del Ravello Festival incontrano il pubblico. Partecipa il Vicesindaco di Ravello Avv. Salvatore Di Martino
Ingresso su prenotazione

martedì 5 agosto 2008

Consiglio Comunale .... boh!

Oggi, martedì 5 agosto è convocato consiglio comunale alle ore 17:30, presso la Residenza Municipale, per la trattazione del seguente ordine del giorno:

  • Rendiconto della gestione e.f. 2007
  • Approvazione e Variazione al bilancio di previsione e.f.

ma chi lo sapeva???

domenica 3 agosto 2008

Amalfitano dal Pd alla "corte" di Brunetta

Articolo pubblicato sull'edizione del 3 Agosto del Corriere del Mezzoggiorno a firma di Michele Cinque.
o

Un' intesa prima umana e poi politica sbocciata nella magica atmosfera di Ravello davanti a una fetta di pizza al taglio. “Alla vigilia del suo giuramento al Quirinale il neoministro Brunetta mi chiese la disponibilità a dargli una mano con l'incarico di consigliere per le autonomie locali». Secondo Amalfitano, già sindaco di Ravello, uomo di punta del centrosinistra in Costiera Amalfitana, ha finito per accettare l'invito. Anche se questo significava saltare la barricata. Con Brunetta, che possiede una casa a Ravello c'era un rapporto di vecchia data. "E poi lui - ricorda l'ex primo cittadino - mi disse che riponeva molta fiducia in me e nelle mie capacità". E le accuse di opportunismo che adesso gli pioveranno addosso? Amalfitano fa spallucce: "Diranno che ho fatto il salto della quaglia, mai cittadini sapranno giudicare". Del resto i rapporti tra l'ex sindaco e il partito di Veltroni si erano deteriorati subito dopo le elezioni politiche di aprile.
"Di questo Pd - spiega ora quello che fino a poco tempo fa era un leader locale - non so cosa farmene, che la mia nomina facesse storcere il naso a diverse persone, proprio non me lo aspettavo. Mi riferisco a persone del mio ex schieramento partitico che hanno dato la stura a richieste più o meno formali di analisi del mio sangue, per verificare che il dna fosse sempre lo stesso. Onestamente - aggiunge Amalfitano - devo dire che la gioia e anche un po' l'orgoglio per la richiesta di collaborazione di Renato Brunetta, sono state un poco appannate dagli atteggiamenti di persone che prima ancora che amici ritenevo intelligenti". Veleni di paese? Certo, ma anche la difficoltà di convincere gli ex compagni di partito che la sua non è stato il classico abbordaggio del carro del vincitore. Ricorda Amalfitano: "Ho scritto al mio amico Ermete Realacci, ritenendolo unico interlocutore al quale dovere comunicazioni e in buona sostanza gli ho detto che voglio fare il Brunettiano". Di cosa si occuperà nello specifico Secondo Amalfitano? "Tutto è da definire, il mio ruolo specifico è per gli enti locali e nel dettaglio dovrei occuparmi di innovazione tecnologica". Quali problemi in particolare pensa di affrontare? L'ex Pd si concentra sull'innovazione tecnologica: "Ci sono ancora molti Comuni senza Adsl e bisogna che tutto il paese sia servito in maniera adeguata, inoltre bisogna far aumentare i servizi telematici all'interno dei Comuni a favore dei cittadini, lavorare sulla formazione e sulla modernizzazione degli enti locali, in ogni caso il lavoro da fare è complesso ma il ministro Brunetta si sta muovendo nella giusta direzione".

sabato 2 agosto 2008

Ora ci sentiamo più sicuri!!!

E' accettabile, utile, appropriato, giusto, che in un paese come il nostro si ricorra a dei "vigilantes" per presidiare la piazza? Ma poi presidiarla da cosa? Nuovamente, per dare "contentini" a chi sembra essere infastidito dagli schiamazzi conseguenza del wedding-tourism benedetto! Si, benedetto, perchè in una stagione di crisi generale che ha colpito ad altezza uomo, il wedding tourism è sicuramente un vettore economico che mantiene il paese a galla.
E chi si lamenta?!!??!? Si lamenta proprio chi dovrebbe trarre giovamento da questo tipo di turismo. Evidentemente il fastidio di un singolo vale più dell'interesse pubblico... evidentemente gli interessi di quel singolo vanno bene e quindi il sazio non crede all'affamato... evidentemente spegnere le luci dei locali alle 22.00 dovrebbe essere obbligatorio per tutti... ma i tutti sarebbero d'accordo???

venerdì 18 luglio 2008

I dipendenti del Parco del Cilento nella newsletter di oggi.

Per correttezza e per amore di verità riportiamo il testo della newsletter del Parco del Cilento inoltrata oggi.
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Quando in redazione questa newsletter era pronta per partire, il Presidente dell'Ente Parco, il Prof. Domenico De Masi, ci ha comunicato di aver rassegnato le dimissioni su richiesta del Ministro dell'Ambiente, On. Stefania Prestigiacomo. Siamo stati subito assaliti dal dubbio se divulgare o meno questo progetto elaborato e concepito dalla prolifica mente del nostro Presidente. Una delle tante idee intelligenti donate al Cilento e al Vallo di Diano dal "creattivo" Professore, un'idea che, in una visione sistemica perfetta, si integra e si completa sinergicamente con l'altra importante iniziativa del gemellaggio tra le strutture turistiche della costa e i paesi dell'entroterra.Al termine di una assemblea del personale, abbiamo deciso di pubblicare la presente newsletter, nonostante le dimissioni, dedicandola al Professore, in segno di stima profonda, per quanto ci ha insegnato, per le sue idee, per le motivazioni che ci ha saputo trasmettere, per le sue strategie ed i programmi concreti che ha saputo delineare e proporre al fine di garantire uno sviluppo ed un futuro diverso alla nostra terra.
Vogliamo cosi con forza contrapporre "fatti" alla gratuita denigrazione mediatica. Vogliamo così con forza contrapporre “fatti” a chi ha raccolto firme per mandare via una persona onesta e disinteressata. Vogliamo cosi con forza appellarci alla sensibilità del Ministro, evidenziando ciò che la stampa distratta o faziosa non ha segnalato.
Auspichiamo che il Ministro ponderi la questione con molta saggezza prima di esprimersi in ordine alle dimissioni del Prof. De Masi. Alla Sua decisione è affidata la scelta per un ritorno al passato o per un futuro della nostra terra, essere emigranti di prua, rivolgendo lo sguardo pieno di sogni e speranze verso le incognite del futuro o, emigranti di poppa, e guardare nostalgici verso le certezze delle strutture del passato.
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I dipendenti dell’Ente Parco

mercoledì 16 luglio 2008

La Prestigiacomo non conferma l'incarico al sociologo De Masi.

Effetti dello spoil system: Domenico De Masi, sociologo e docente universitario, non è più il presidente del parco nazionale del Cilento. Il ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha infatti accolto la lettera con cui De Masi, a maggio, aveva rimesso il proprio mandato nelle mani del nuovo governo. "Con lei ho avuto una conversazione molto cordiale" spiega De Masi, che è anche presidente della Fondazione Ravello, "È stato comune convincimento - aggiunge - che non ci fossero le condizioni per proseguire"
Soluzione diplomatica ma è evidente che il sociologo voluto dal governo Prodi - la cui nomina fu oggetto anche di polemiche - non rientri nella linea di sviluppo che la Prestigiacomo sta immaginando per il Cilento. Dopo i primi cento giorni da presidente del parco e all'indomani dell'insediamento dell'esecutivo Berlusconi, De Masi scrisse alla Prestigiacomo chiarendo un concetto: "Per sua natura, la carica da me ricoperta non è legata cronologicamente alla legislatura e al ministro da cui deriva. Reputo tuttavia giusto che, per cortesia personale e per correttezza professionale, io rimetta il mio mandato nelle sue mani". Nominato da Pecoraro Scanio, De Masi non è stato riconfermato nonostante avesse esplicitamente chiesto il placet governativo. "Il suo gradimento - aveva ribadito alla Prestigiacomo – rappresenta la condizione indispensabile affinché la presidenza del parco possa operare con la necessaria tranquillità e autorevolezza". Dalla Prestigiacomo è arrivato parere negativo. "Ma in attesa della decisione non sono stato certo con le mani in mano - commenta De Masi – e ho utilizzato questi ulteriori due mesi per portare avanti dei progetti. Non sarebbe stato giusto dare l'idea di pigrizia nell'impegno". Nelle intenzioni dell'ex presidente del parco del Cilento la volontà di attuare un programma quinquennale; agli atti dodici convention dedicate ai soggetti impegnati sul territorio. Esattamente dopo sette mesi (la nomina di Pecoraro Scanio era arrivata il 15 gennaio) lo stop alla presidenza De Masi. "Resta un rammarico - conclude il sociologo - il lavoro da compiere per una delle zone più belle della Campania poteva dare dei risultati importanti. Credo che per la regione sia giusto ribaltare la strategia di riscatto, partendo non unicamente da Napoli ma anche e soprattutto da zone come il Cilento".
di Salvo Sapio da Il Mattino

venerdì 11 luglio 2008

Tempo di Bilanci

Estate, estate piena.... i blog languono, le chiacchiere si assopiscono, solo un piccolo eco nel vuoto.
Il Ravello Festival è iniziato da 15 giorni, ieri sera il bel concerto di Massimo Ranieri...
Ma i nostri problemi?? non ne parla più nessuno...
Mi chiedo e vi chiedo:

>Che fa la nostra Amministrazione?? Si è assopita come le chiacchiere di cui sopra??
>Sindaco e Vicesindaco che fanno?? (oltre le loro pastette)
>La minoranza?? o vecchia Amministrazione (che dir si voglia) dov'è ??
>Il Sovrintendente governa la NOSTRA Villa Rufolo...
Nel frattempo i problemi della nostra amata Ravello sono sempre lì in attesa di soluzione!
Tiriamo insieme le somme,chissà che un giorno dal nostro confrontarci possa nascere un progetto serio,un progetto volto solo al bene comune e non al bene dei POCHI (i soliti POCHI)!

martedì 8 luglio 2008

Due libri in più per Ravello!

In questi giorni il dott. Salvatore Ulisse di Palma e Oliviero Lucibello hanno presentato i loro ultimi lavori. Due ravellesi che hanno dato, stanno dando e daranno sempre uno stimolo in più alla discussione, al confronto, al dibattito. Che arricchiscono il patrimonio culturale del nostro bel paese.
Nel frattempo il Festival è cominciato, gli alberghi si sono riempiti, la gente lavora... i turisti girano...
non si ha tempo per discutere...

mercoledì 25 giugno 2008

Caso Mare Sporcum.

L´Asl, finalmente, decide di scendere in campo per smentire le tante voci infondate circolate in questo periodo sul caso Mare Sporcum: “Nessun caso di tifo, salmonella o epatite si è verificato, negli ultimi sei mesi, a causa del presunto inquinamento del mare della Costiera".
Un comunicato ufficiale a firma del direttore del Dipartimento di prevenzione del Plesso Ospedaliero di Castiglione di Ravello, esposto su tutti gli stabilimenti balneari così recita : “In considerazione del fatto che sono pervenute diverse ed allarmate segnalazioni di cittadini, circa presunti casi di malattie infettive si comunica che non risulta essere stato notificato nessun caso di malattia sostenuta da agenti patogeni a trasmissione oro-fecale”.
Divieti o limitazioni alla balneazione vigono, come dappertutto, alle foci dei fiumi e nelle vicinanze dei porti. Le nostre acque non sono inquinate ma il problema di un oculato monitoraggio e cura di un bene tanto prezioso sussiste. In questo è parso, quanto meno, colposo il silenzio dei vari enti preposti. Speriamo che il caso sollevato in questi giorni sia da monito e inauguri una gestione più oculata del nostro mare.
Nel frattempo sul litorale salernitano divieto di balneazione fino al 1 luglio. Divieto reso indispensabile per la momentanea chiusura del depuratore di Pontecagnano dovuta a lavori urgenti di manutenzione.

martedì 24 giugno 2008

Il futuro di Villa Episcopio ???

Al workshop sulla qualità tecnica della musica, organizzato dalla Direzione strategie tecnologiche della Rai, tenutosi nella chiesa dell'Annunziata dal 21 al 23 giugno scorso, il sindaco Paolo Imperato, ha annunciato che Villa Episcopio diventerà un centro di restauro e produzione di opere audio della Rai.


Speriamo non solo questo se no...

giovedì 19 giugno 2008

Prescrizione no... prescrizione si...

Sentenza di non luogo a procedere per l´ex sindaco di Ravello Salvatore Di Martino a 17 anni dai fatti contestati. Ravello, Costiera Amalfitana, vede chiudersi finalmente una pagina di cronaca giudiziaria e politica che andava avanti da anni.
Ieri mattina, secondo alcuni quotidiani, l´avvocato Diego Cacciatore per Salvatore Di Martino, ex sindaco di Ravello, attuale vicesindaco, ha fatto chiudere il processo per prescrizione. Il processo, che dura da anni, vedeva Di Martino sul banco degli imputati con varie accuse, fra le quali abusi legati alla sua figura di amministratore e avvocato, che all'epoca lo portarono addirittura a lasciare la carica di sindaco. Di Martino aveva chiesto di rinunciare alla prescrizione già nell'udienza del 25 gennaio scorso. Nel processo il pubblico ministero aveva chiesto la prescrizione del processo, prescrizione rifiutata dal collegio, in quanto Di Martino aveva già chiesto in precedenza espressamente di rinunciarvi per poter essere assolto nel merito. Il processo però, che ancora non vedeva conclusa la prima fase, doveva ricominciare daccapo in quanto gli atti devono essere ripetuti perchè la difesa non ha dato il consenso previsto dalla legge per il rinnovamento degli atti processuali quando cambia l'organo giudicante come in questo caso. La vicenda all'epoca provocò un vero e proprio terremoto politico-giudiziario a Ravello e in Costiera Amalfitana, frutto di un momento di grossa fibrillazione politica. Molti hanno visto la vicenda processuale di Di Martino come una conseguenza dello scontro fra la parte politica che appoggiava Secondo Amalfitano, che successivamente divenne sindaco, e quella che appoggiava Salvatore Di Martino.
Scontro che ha diviso, e divide, in due la cittadina, con strascichi personali fra ambedue le parti anche gravi con risentimenti, attribuiti a torto o a ragione ad una delle parti, difficili da superare (Di Martino subì anche gli arresti domiciliari mentre esercitava le funzioni di sindaco ed è comprensibile che ora voglia che sia chiarita la sua vicenda), che hanno ripercussioni sulla vita sociale e politica della cittadina.Il processo che vedeva imputato il solo Di Martino, infatti la Seconda Penale ha dichiarato la prescrizione per tutti gli altri imputati per le accuse di abuso d'ufficio e favoreggiamento.
Questo procedimento iniziò nel 1997 quando venne emanata un'ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Di Martino allora sindaco. Secondo l'accusa Di Martino aveva messo su un meccanismo per il quale coloro che venivano raggiunti da ordinanze comunali di abbattimento di manufatti abusivi alla fine si rivolgevano al suo studio per i relativi ricorsi al Tar, una pratica che Di Martino ha sempre respinto professando la sua innocenza.
Ora dopo 17 anni si chiude una delle vicende giudiziarie più tormentate della Costiera Amalfitana. Di Martino sta valutando se chiedere il risarcimento per la lunghezza del processo.