giovedì 19 giugno 2008

Prescrizione no... prescrizione si...

Sentenza di non luogo a procedere per l´ex sindaco di Ravello Salvatore Di Martino a 17 anni dai fatti contestati. Ravello, Costiera Amalfitana, vede chiudersi finalmente una pagina di cronaca giudiziaria e politica che andava avanti da anni.
Ieri mattina, secondo alcuni quotidiani, l´avvocato Diego Cacciatore per Salvatore Di Martino, ex sindaco di Ravello, attuale vicesindaco, ha fatto chiudere il processo per prescrizione. Il processo, che dura da anni, vedeva Di Martino sul banco degli imputati con varie accuse, fra le quali abusi legati alla sua figura di amministratore e avvocato, che all'epoca lo portarono addirittura a lasciare la carica di sindaco. Di Martino aveva chiesto di rinunciare alla prescrizione già nell'udienza del 25 gennaio scorso. Nel processo il pubblico ministero aveva chiesto la prescrizione del processo, prescrizione rifiutata dal collegio, in quanto Di Martino aveva già chiesto in precedenza espressamente di rinunciarvi per poter essere assolto nel merito. Il processo però, che ancora non vedeva conclusa la prima fase, doveva ricominciare daccapo in quanto gli atti devono essere ripetuti perchè la difesa non ha dato il consenso previsto dalla legge per il rinnovamento degli atti processuali quando cambia l'organo giudicante come in questo caso. La vicenda all'epoca provocò un vero e proprio terremoto politico-giudiziario a Ravello e in Costiera Amalfitana, frutto di un momento di grossa fibrillazione politica. Molti hanno visto la vicenda processuale di Di Martino come una conseguenza dello scontro fra la parte politica che appoggiava Secondo Amalfitano, che successivamente divenne sindaco, e quella che appoggiava Salvatore Di Martino.
Scontro che ha diviso, e divide, in due la cittadina, con strascichi personali fra ambedue le parti anche gravi con risentimenti, attribuiti a torto o a ragione ad una delle parti, difficili da superare (Di Martino subì anche gli arresti domiciliari mentre esercitava le funzioni di sindaco ed è comprensibile che ora voglia che sia chiarita la sua vicenda), che hanno ripercussioni sulla vita sociale e politica della cittadina.Il processo che vedeva imputato il solo Di Martino, infatti la Seconda Penale ha dichiarato la prescrizione per tutti gli altri imputati per le accuse di abuso d'ufficio e favoreggiamento.
Questo procedimento iniziò nel 1997 quando venne emanata un'ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Di Martino allora sindaco. Secondo l'accusa Di Martino aveva messo su un meccanismo per il quale coloro che venivano raggiunti da ordinanze comunali di abbattimento di manufatti abusivi alla fine si rivolgevano al suo studio per i relativi ricorsi al Tar, una pratica che Di Martino ha sempre respinto professando la sua innocenza.
Ora dopo 17 anni si chiude una delle vicende giudiziarie più tormentate della Costiera Amalfitana. Di Martino sta valutando se chiedere il risarcimento per la lunghezza del processo.