Arriveranno anche a Salerno i contributi regionali per riparare, almeno in parte, ai danni che l'emergenza rifiuti ha riversato sul comparto turistico. Nell'elenco di alberghi, ristoranti e agenzie di viaggio ammessi al rimborso ci sono 242 società salernitane, di cui diciotto nella città capoluogo. La Regione le ha inserite nell'elenco anche quando nella loro zona di rifiuti in strada non ve ne sono mai stati, sul presupposto che l'immagine negativa rimbalzata in tutta Italia e all'estero abbia fatto di tutta la Campania un unico "fascio", scoraggiando l'arrivo di turisti anche in aree immuni dal disagio.
Il sostegno regionale consiste nel rimborso dei contributi previdenziali sostenuti dal dicembre 2007 al marzo 2008. Quattro mesi di versamenti che le imprese turistiche si vedranno restituire, a patto che nel successivo quadrimestre maggio-agosto abbiano mantenuto i livelli occupazionali, senza chiudere i battenti e senza licenziare personale. E' questo requisito che gli ammessi al beneficio sono chiamati a certificare nelle prossime settimane, perché l'ammissione al contributo si concretizzi nella materiale erogazione di fondi.
Nel complesso lo stanziamento regionale è di 15 milioni e 500 mila euro, quanti ne basterebbero per rimborsare i versamenti previdenziali a tutte le 1247 aziende che hanno superato la selezione. Ieri ne è stato diramato l'elenco sul Burc (il bollettino ufficiale della Regione), accompagnato dal modulo per l'autocertificazione sui livelli di occupazione. Le richieste erano state 1409, di cui 160 escluse perché appartenenti a categorie non previste dal bando (come bar e agriturismi), due rinunciatarie e quattro giunte dopo la scadenza del 30 aprile (tra cui l'albergo Italia di Salerno). Nelle ammesse ci sono piccole imprese e nomi prestigiosi. Alberghi come il Baia di Vietri e il Saraceno di Amalfi, catene quali McDonald's, la pizzeria Trianon e ristoranti del calibro di Chez Black a Positano