Io ce credo cantava Edoardo de Crescenzo
ma io ce credo
ancora ce credo
l'ammore a nnuje ce po' salva'
accorta a nun te fa 'mbriaca'
Quante Lettere... e poi si dice che la gente non scrive più!!!
Cari elettori ed elettrici della Costiera Amalfitana questa è la prima di una serie di dichiarazioni politiche che intendo rilasciare per chiarire la mia posizione politica e per spiegare le ragioni che mi hanno spinto ad accettare la candidatura alla provincia nella lista dell´Italia dei Valori di Di Pietro. Il mio obiettivo è anche quello di porre all´attenzione dell´opinione pubblica una serie di problemi della popolazione della Costiera comuni anche in altre zone che non mi sembrano abbiano il giusto risalto pur essendo molto sentiti a livello locale.Uno degli argomenti che mi sta più a cuore è il seguente:LA PARTECIPAZIONE POLITICA
ma io ce credo
ancora ce credo
l'ammore a nnuje ce po' salva'
accorta a nun te fa 'mbriaca'
Quante Lettere... e poi si dice che la gente non scrive più!!!
Cari elettori ed elettrici della Costiera Amalfitana questa è la prima di una serie di dichiarazioni politiche che intendo rilasciare per chiarire la mia posizione politica e per spiegare le ragioni che mi hanno spinto ad accettare la candidatura alla provincia nella lista dell´Italia dei Valori di Di Pietro. Il mio obiettivo è anche quello di porre all´attenzione dell´opinione pubblica una serie di problemi della popolazione della Costiera comuni anche in altre zone che non mi sembrano abbiano il giusto risalto pur essendo molto sentiti a livello locale.Uno degli argomenti che mi sta più a cuore è il seguente:
Visto che la politica si basa sul consenso, allora, prima delle elezioni, si scatena la “CAMPAGNA ACQUISTI” durante la quale tutti i partiti tentano di accaparrarsi il candidato che garantisce il più alto pacchetto di voti senza minimamente interessarsi delle qualità morali del candidato e delle modalità che gli garantiscono quei voti! Diciamo che in qualche partito (come il mio) la soglia di attenzione sui candidati è più elevata ma l´obiettivo resta comunque quello di prendere il maggior numero di voti possibile. La cosa bella o meglio disarmante è che ,ormai, il “salto della quaglia” non scandalizza più nessuno. Per molti politici passare da uno schieramento di centro-sinistra ad uno di centro-destra o viceversa è diventata routine (la coerenza questa sconosciuta!). Ci si accasa dove più conviene o meglio dove si hanno più possibilità di fare una carriera politica che garantisca qualche incarico! Questo tipo di atteggiamento potrebbe spiegare in parte la non invidiabile reputazione di cui godono i politici in Italia e il senso di ripulsa che la politica genera in molti cittadini. Ebbene, dopo questo quadro idilliaco che vi ho lasciato intravedere voi, giustamente, vi chiederete: ma ,allora, perché tu che sei un neofita della politica hai scelto di accettare la candidatura e la possibilità di entrare a far parte di questo mondo?
Beh, certamente non posso dire che illustri amici hanno caldeggiato la mia candidatura e mi hanno spronato ad accettare questa sfida (forse anche perché amici veramente illustri non ne ho).Anzi quei pochi amici che ho ritenuto opportuno consultare mi hanno sconsigliato vivamente di entrare nell´agone politico adducendo i soliti motivi:
1) ma chi te lo fa fare
2) proprio tu che hai un´attività al pubblico
3) la politica non è adatta per chi ha degli ideali
4) in politica regnano la malignità, la cattiveria e gli attacchi personali
5) tutti quelli che “si mettono” in politica lo fanno solo per interesse personale
6) vedrai che qualcuno non ti saluterà più
Il saluto! Ecco, se avevo dei dubbi se accettare o meno la candidatura questa è stata la molla .che mi ha fatto prendere la decisione.Noi che viviamo in piccoli centri sappiamo che talvolta le elezioni comunali possono diventare momenti quasi drammatici dove si confrontano schieramenti l´un contro l´altro armati( con l´aggravante che ci si conosce bene tutti quanti). Aderire pubblicamente ad una compagine, in pratica, lo si fa a proprio rischio e pericolo. Per un cittadino elettore,infatti, schierarsi apertamente per una lista significa affrontare la possibilità che i capi e i componenti delle altre liste , in alcuni casi, se la prendano a morte. Diventa reale l´eventualità di “non sentirsi rispondere ad un saluto” solo perché si vota dall´altra parte. Il problema è che il “fenomeno” può essere riservato non solo ai componenti delle liste ma anche ai “supporters” che talvolta possono essere i più scalmanati . Certo se i principali esponenti delle liste dessero il buon esempio riprendendo e redarguendo chi adotta atteggiamenti inadeguati nei confronti degli elettori e dei candidati avversari il problema sarebbe risolvibile. Purtroppo, però, non sempre questi interventi mitigatori degli stati d´animo si verificano. Può accadere, allora, che se si va a prendere un caffè in un determinato bar, si va a fare la spesa in una determinata salumeria, ci si va tagliare i capelli da un determinato parrucchiere etc etc o addirittura se si saluta una determinata persona allora si rischia di sentire la parolina del conoscente e dell´amico che “ci dissuade dall´avere queste frequentazioni”. Ebbene, il risultato finale è che alcuni, per non mettere in dubbio la “militanza” comune , quando possono, rischiano realmente di non salutare quella persona e di non andare a prendere il caffè in quel bar etc solo perché è della parte opposta. Quando si arriva a questo (per fortuna raramente) allora è la fine. Il paese viene dilaniato da queste faide interne che possono addirittura “spaccare” le famiglie e parenti anche stretti litigano tra di loro perché l´altro ha votato diversamente. Dopo questo quadro” rassicurante” della politica generale e locale che vi ho tracciato secondo voi quanti sono quelli che si avvicinano con entusiasmo progettuale e con atteggiamento fattivo e disinteressato alla politica con l´obiettivo di migliorare le cose? Pochi, ma veramente molto pochi! Con il risultato che la politica a livello locale resta sempre in mano ai soliti noti che , a voler essere buoni, diciamo che non favoriscono l´ingresso nella politica locale di nuovi soggetti che potrebbero in futuro acquisire credibilità e creare una lista alternativa. Non sia mai!! Ci ho messo un po', ma sono arrivato al punto.
Ebbene la mia candidatura paradossalmente non si pone come obiettivo quello di ottenere più voti possibile ma è ben più ardito e utopico: quello di favorire un RICAMBIO GENERAZIONALE della politica locale in ogni paese della costiera dando visibilità a persone che altrimenti non ne avrebbero la possibilità.
Vi saluto tutti ribadendo che nel miglioramento delle cose
IO CI CREDO.
GERARDO RUSSO
CANDIDATO ALLA PROVINCIA CON L´ITALIA DEI VALORI DI DI PIETRO