LETTERA APERTA AI CITTADINI DELLA COSTIERA
· Il 12 gennaio 2008 iniziavano a cadere alcuni piccoli massi dal costone roccioso che sormonta il supermercato e la strada ex SS 373 in località Cigliano del comune di Ravello.
· Il 12 gennaio 2008 iniziavano a cadere alcuni piccoli massi dal costone roccioso che sormonta il supermercato e la strada ex SS 373 in località Cigliano del comune di Ravello.
· Il 14 gennaio 2008, a seguito di altre cadute di massi e di sopralluoghi tecnici, veniva emessa ordinanza di chiusura della strada da parte dell’Amministrazione Provinciale di Salerno.
· Il 16 gennaio 2008 il Sindaco di Ravello emetteva ordinanze n. 03 e 04 di sospensione delle attività rispettivamente della DESPAR e della P.A s.r.l.
· Il 24 gennaio 2008 il Sindaco di Ravello emetteva ordinanze n. 11 e 12 di sgombero da persone e cose rispettivamente della DESPAR e della P.A. s.r.l.
· Dal 12 gennaio in poi si sono succeduti incontri e sopralluoghi per definire gli aspetti tecnici e burocratici dei lavori a farsi affidati infine alla ditta AL.PI. che aveva praticato un ribasso d’asta del 33,191%.
· Da pochi giorni la ditta AL.PI. ha dato inizio ai lavori con solo tre unità e provocando sin dalle prime ore danni cospicui alle strutture.
Questi gli atti ufficiali della vicenda fino ad oggi.
Orbene da tutto quanto appare evidente che :
1. le attività della nostra famiglia risultano gravemente danneggiate da circa tre mesi di inattività pressoché totale
2. E’ nostro massimo e unico interesse il rapido completamento dell’intera vicenda.
3. Qualsiasi tentativo di far apparire la nostra famiglia come la responsabile di ogni e qualsiasi disservizio alla collettività è, oltre che maldestro, fuorviante e falso.
4. Se il pericolo è reale su quella strada, lasciar transitare le persone è delittuoso.
Le azioni di protesta da noi attivate miravano solo a richiamare l’attenzione delle Autorità competenti. Ci rendiamo conto che, come qualsiasi azione di protesta, anche la nostra finisce per coinvolgere persone solo vittime e non responsabili, ma riteniamo che chiunque al nostro posto avrebbe fatto altrettanto, se non di più, per difendere un diritto sacro sancito dal primo articolo della Costituzione: il LAVORO.
I Cittadini di Ravello e Scala, soprattutto come nostri ottimi clienti, sono gli ultimi che ci permetteremmo di danneggiare con la nostra azione. Ai tantissimi che ci hanno manifestato la loro solidarietà rivolgiamo un grazie di cuore. A tutti chiediamo scusa per ogni e qualsiasi disservizio incolpevolmente arrecato.
Ravello 6 aprile 2008
La famiglia Paolillo.