L’11 aprile avevamo pubblicato “Anticipazioni sul Ravello Festival”. E’ doveroso in tal senso fare una riflessione. Ad oggi non è ancora definito il calendario del festival. Se appena un anno fa era evidente la questione delle nomine per Consiglio di amministrazione e Consiglio d’indirizzo che influenzò non poco la definizione del calendario, adesso cos’è che impedisce una programmazione tempestiva?
Ripetutamente i media nazionali e locali riportano le dichiarazioni e le prese di posizione del Prof. e Presidente Domenico De Masi, che traccia le linee di un turismo c.d. d’elite che dovrebbe risollevare le sorti economiche di un paese come Ravello, altresì, vantarsi di un Festival unico nel suo genere. Non poche volte ha elogiato l’organizzazione interna di un festival che si avvale di professionalità eccelse nel campo. Eppure, l’operato va nel senso completamente opposto.
Ripetutamente i media nazionali e locali riportano le dichiarazioni e le prese di posizione del Prof. e Presidente Domenico De Masi, che traccia le linee di un turismo c.d. d’elite che dovrebbe risollevare le sorti economiche di un paese come Ravello, altresì, vantarsi di un Festival unico nel suo genere. Non poche volte ha elogiato l’organizzazione interna di un festival che si avvale di professionalità eccelse nel campo. Eppure, l’operato va nel senso completamente opposto.
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Domanda: appurata la crisi generale (questione spazzatura, strada chiusa, supereuro, ecc.) non sarebbe stato opportuno che il festival avesse avuto un calendario pronto già mesi fa tale da permettere comunicazione e pubblicità tempestive (presupposto che il Presidente, si dà il caso che sia un luminare a riguardo, ma che da ben 5 anni non riesce in questo intento) che avrebbero avuto un riflesso senz’altro positivo sui numeri a vanvera che vengono spesso attribuiti al festival?
Risposta: giusto il proposito, ma se l’organizzazione non naviga in acque calme, dal punto di vista economico (s'intende!!!), ciò non è possibile.
Deduzione: la faccia pulita con la quale il prof. De Masi inneggia una macchina perfetta nasconde ben altre realtà!