mercoledì 24 dicembre 2008
venerdì 19 dicembre 2008
La Ribalta va in scena! (Riceviamo e pubblichiamo)
Amici che ogni anno ci invitano per passare un po´ di tempo assieme. Anche quest´anno l´invito arriva puntuale. L´invito è per le 18.30 dei giorni 26,28,30 dicembre 2008 e 1,3,4,10 gennaio 2009 presso il Teatro di Villa Rufolo; per prenotarsi il numero da chiamare è lo 089 857 657. Sarà portata in scena una delle 29 commedie originali scritte da Eduardo Scarpetta: “Tre cazune furtunate”; sicuramente una delle opere più complete e delicate nel significato del repertorio del maestro partenopeo.
Fulcro della trama è la fortuna. Tre pantaloni sono al centro di invenzioni geniali, colpi di scena improvvisi che si stagliano su un ambiente di artefatta nobiltà votata al frivolo e su un universo dilaniato dalla miseria, dove si coltiva, con ostinata caparbietà, una grande voglia di riscatto. Ogni "cazone" riserva una fortuna inaspettata.
Il terzo, in particolare, regala la soddisfazione più ambita: la rivalsa della società dei poveri, di quelli che non hanno avuto "´a furtuna ´e nascere ricche", sul ceto agiato, arroccato nella fragile presunzione di appartenere ad una classe “superiore”.
Alfonso Mansi, regista storico del gruppo racconta il perché di questa commedia, “La scelta di un´opera così complessa l´abbiamo fatta tutti assieme mentre il mondo veniva informato sul crollo della finanza americana. Mentre si discuteva, un amico, che ne ha fatte molte di commedie, esclama: – Ci vorrebbe un colpo di fortuna per cambiare le cose ! – da quella affermazione, un po´ per buon augurio, un po´ perché “Tre cazune furtunate” è una commedia che sta a cuore a molti, eccoci qua. Speriamo di regalare a quanti verranno a vederci due ore di spensieratezza e divertimento.”
La Ribalta ha aperto, già da qualche anno, un sito web sul quale sono raccolte note di sala, foto, locandine, curiosità dell´oramai trentennale storia del gruppo. Sul sito si trovano anche foto e video della straordinaria Via Crucis che attraversa tutta Ravello la Domenica delle Palme. L´indirizzo web è http://www.gtlaribaltaravello.it./
Nicola Mansi
mercoledì 17 dicembre 2008
Ciao Tonino
Ciao Tonino.
giovedì 11 dicembre 2008
Arriva Natale...
venerdì 28 novembre 2008
Precisazione
giovedì 27 novembre 2008
Arredo urbano... un pò così e un pò colì!
Nella seconda una declinazione del "Lampione Ravello" usato dalla passata Amministrazione. Questo lampione arreda il centro storico e la primissima periferia. (nella foto l'ultimo lampione Ravello prima che inizino i nuovi)
Ci chiediamo: non poteva essere usato un solo tipo di lampione così da rendere l'arredo urbano unico, almeno da questo punto di vista??? evidentemente no... usare uno stesso lampione sarebbe stato uno smacco???
Visto che dovremmo tenerci questa divisione per molti e molti anni proponiamo un sondaggio:
Secondo voi qual'è il lampione più bello?
Ravello come Berlino
da www.vescovadoravello.net
Abbattuto il muro di via Trinità |
Scritto da Emiliano Amato |
Giovedì 27 Novembre 2008 11:55 |
E’ stata rimossa in mattinata la fatiscente parete che insisteva sul primo tratto di via S.S. Trinità. Nel luglio scorso, il proprietario, Antonio Borgese, aveva dato la piena disponibilità a cedere bonariamente la porzione posta a confine con la via pubblica; in soli quattro mesi, grazie all’impegno del vicesindaco, nonché assessore alle opere pubbliche, Salvatore Di Martino, i pareri positivi della Sovrintendenza. Ed ecco che l’oggetto delle continue imprecazioni dei numerosissimi viaggiatori, costretti a correre dal carrozziere non appena rientrati da Ravello, viene del tutto abbattuto; l’antica strettoia, posta in pieno centro storico, riacquista la sua dignità, guadagnando circa un metro sul lato nord-est, consentendo l’accesso anche ai mezzi di soccorso. E dire che già nel corso della precedente amministrazione, Borgese manifestò la volontà di cedere la porzione alla pubblica utilità, senza però ricevere alcun parere positivo. L’allargamento del primo tratto di via S.S. Trinità, accolto con viva soddisfazione dagli abitanti della zona, rientra nell’ambizioso progetto di riqualificazione del percorso che conduce a Villa Cimbrone. |
venerdì 14 novembre 2008
La Settimana Natalizia a Ravello
Voci di corridoio dicono che la Tensostruttura non ci sarà.
Come sarà(e soprattutto dove????)organizzata la nostra cara settimana Natalizia?
Dobbiamo preoccuparci per il mancato noleggio della Stuttura(forse mancanza di fondi???)
Ai posteri l'ardua sentenza...
Che furbetto quel Brunetta!!!
da L'espresso del 13 Novembre 2008
La trasferta a Teramo per diventare professore. La casa con sconto dall'ente. Il rudere che si muta in villa. Le assenze in Europa e al Comune. Ecco la vera storia del ministro anti-fannulloni
La prima immagine di Renato Brunetta impressa nella memoria di un suo collega è quella di un giovane docente inginocchiato tra i cespugli del giardino dell'università a fare razzia di lumache. Lì per lì i professori non ci fecero caso, ma quella sera, invitati a cena a casa sua, quando Brunetta servì la zuppa, saltarono sulla sedia riconoscendo i molluschi a bagnomaria. Che serata. La vera sorpresa doveva ancora arrivare. Sul più bello lo chef si alzò in piedi e, senza un minimo di ironia, annunciò solennemente: "Entro dieci anni vinco il Nobel. Male che vada, sarò ministro". Eravamo a metà dei ruggenti anni '80, Brunetta era solo un professore associato e un consulente del ministro Gianni Ci ha messo 13 anni in più, ma alla fine l'ex venditore ambulante di gondolette di plastica è stato di parola. In soli sette mesi di governo è diventato la star più splendente dell'esecutivo Berlusconi. La guerra ai fannulloni conquista da mesi i titoli dei telegiornali. I sondaggi lo incoronano - parole sue - 'Lorella Cuccarini' del governo, il più amato dagli italiani. Brunetta nella caccia alle streghe contro i dipendenti pubblici non conosce pietà. Ha ristretto il regime dei permessi per i parenti dei disabili, sogna i tornelli per controllare i magistrati nullafacenti e ha falciato i contratti a termine. Dagli altri pretende rigore, meritocrazia e stakanovismo, odia i furbi e gli sprechi di denaro pubblico, ma il suo curriculum non sempre brilla per coerenza. A 'L'espresso' risulta che i dati sulle presenze e le sue attività al Parlamento europeo non ne fanno un deputato modello. Anche la carriera accademica non è certo all'altezza di un Nobel. Ma c'è un settore nel quale l'ex consigliere di Bettino Craxi e Giuliano Amato ha dimostrato di essere davvero un guru dell'economia: la ricerca di immobili a basso costo, dove ha messo a segno affari impossibili per i comuni mortali.
Chi l'ha visto Appena venticinquenne, Brunetta entra nel dorato mondo dei consulenti (di cui oggi critica l'abuso). Viene nominato dall'allora ministro Gianni De Michelis coordinatore della commissione sul lavoro e stende un piano di riforma basato sulla flessibilità che gli costa l'odio delle Brigate rosse e lo costringe a una vita sotto scorta. Poi diventa consigliere del Cnel, in area socialista. Nel 1993, durante Mani Pulite firma la proposta di rinnovamento del Psi di Gino Giugni. Nel 1995 entra nella squadra che scrive il programma di Forza Italia e nel 1999 entra nel Parlamento europeo.
Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la 'legge dei tornelli' invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da 'L'espresso', in dieci anni è andato in seduta plenaria poco più di una volta su due. Per la precisione la frequenza tocca il 57,9 per cento. Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12 mila euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. "Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l'indennità per le spese generali viene dimezzata", spiegano i funzionari di Strasburgo. Nello stesso periodo il collega Giacomo Santini, Pdl, sfiorava il 98 per cento delle presenze, il leghista Mario Borghezio viaggiava sopra l'80 per cento. Il trend di Brunetta migliora nella seconda legislatura, quando prima di lasciare l'incarico per fare il ministro firma l'elenco (parole sue) 148 volte su 221. Molto meno comunque di altri colleghi di Forza Italia: nello stesso periodo Gabriele Albertini è presente 171 volte, Alfredo Antoniozzi e Francesco Musotto 164, Tajani, in veste di capogruppo, 203.
La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non sembra primeggiare: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l'efficienza degli eletti a Strasburgo. L'ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le interrogazioni scritte, che sono - a detta di tutti - prassi assai poco impegnativa. Lui ne ha fatte 78. Un confronto? Il deputato Gianni Pittella, Pd, ne ha presentate 126. Non solo. Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L'ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per "denunciare l'atteggiamento scortese e francamente anche violento" degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare. Persino gli odiati politici comunisti, che secondo Brunetta "non hanno mai lavorato in vita loro", a Bruxelles faticano molto più di lui: nell'ultima legislatura il no global Vittorio Agnoletto e il rifondarolo Francesco Musacchio hanno percentuali di presenza record, tra il 90 e il 100 per cento.
Se la partecipazione ai lavori d'aula non è da seguace di Stakanov, neanche in commissione Brunetta appare troppo indaffarato. L'economista sul suo sito personale ci fa sapere che, da vicepresidente della commissione Industria, tra il 1999 e il 2001 ha partecipato alle riunioni solo la metà delle volte, mentre nel biennio 2002-2003, da membro titolare della delicata commissione per i Problemi economici e monetari, si è fatto vedere una volta su tre. Strasburgo è lontana dall'amata Venezia, ma non si tratta di un problema di distanza. A Ca' Loredan, nel municipio dove è stato consigliere comunale e capo dell'opposizione dal 2000 al 2005, il nemico dei fannulloni detiene il record. Su 208 sedute si è fatto vedere solo in 87 occasioni: quattro presenze su dieci, il peggiore fra tutti i 47 consiglieri veneziani.
Il bello del mattone
LA MAPPA DELLE PROPRIETA' DI BRUNETTA
Brunetta spendeva invece molto tempo libero per mettere a segno gli affari immobiliari della sua vita. Oggi il ministro possiede un patrimonio composto da sei immobili (due ereditati a metà con il fratello) sparsi tra Venezia, Roma, Ravello e l'Umbria, per un valore di svariati milioni di euro. "Mi piacciono le case e le ho pagate con i mutui", ha sempre detto. Effettivamente per comprare e ristrutturare la magione di 420 metri quadrati con terreno e piscina in Umbria, a Monte Castello di Vibio, vicino a Todi, Brunetta ha contratto un mutuo di 600 milioni di vecchie lire del 1993. Ma per acquistare la casa di Roma e quella di Ravello, visti i prezzi ribassati, non ne ha avuto bisogno. Cominciamo da quella di Roma. Alla fine degli anni Ottanta il rampante professore aveva bisogno di un alloggio nella capitale, dove soggiornava sempre più spesso per la sua attività politica. Un comune mortale sarebbe stato costretto a rivolgersi a un'agenzia immobiliare pagando le stratosferiche pigioni di mercato. Brunetta no.
Come tanti privilegiati, riesce a ottenere un appartamento dall'Inpdai, l'ente pubblico che dovrebbe sfruttare al meglio il suo patrimonio immobiliare per garantire le pensioni ai dirigenti delle aziende. Invece, in quel tempo, come 'L'espresso' ha raccontato nell'inchiesta 'Casa nostra' del 2007, gli appartamenti più belli finivano ai soliti noti. Brunetta incluso. Un affitto che in quegli anni era un sogno per tutti i romani, persino per i dirigenti iscritti all'Inpdai ai quali sarebbe spettato. Lo racconta Tommaso Pomponi, un ex dirigente della Rai ora in pensione, che ha presentato domanda alla fine degli anni Ottanta: "Nonostante fossi stato sfrattato, non ottenni nessuna risposta. Contattai presidente e direttore generale, scrissi lettere di protesta, inutilmente". Pomponi ha pagato per anni due milioni di lire di affitto e poi ha comprato a prezzi di mercato, come tutti. Il ministro, invece, dopo essere stato inquilino per più di 15 anni con canone che non ha mai superato i 350 euro al mese, ha consolidato il suo privilegio rendendolo perpetuo: nel novembre 2005 il patrimonio degli enti infatti è stato ceduto. Brunetta compra insieme agli altri inquilini ottenendo uno sconto superiore al 40 per cento sul valore di stima. Alla fine il prezzo spuntato dal grande moralizzatore del pubblico impiego è di 113 mila euro, per una casa di 4 vani catastali, situata in uno dei punti più belli di Roma. Si tratta di un quarto piano con due graziosi balconcini e una veranda in legno. Brunetta vede le rovine di Roma e il parco dell'Appia antica. Un appartamento simile a quello del ministro vale circa mezzo milione di euro: con i suoi 113 mila euro l'economista avrebbe potuto acquistare un box.
Un tuffo in Costiera Anche il buen retiro di Ravello è stato un affare immobiliare da Guinness. Brunetta, che si autodefinisce "un genio", diventa improvvisamente modesto quando passa in rassegna i suoi possedimenti campani. "Una proprietà scoscesa", ha definito questa splendida villa di 210 metri quadrati catastali immersa in 600 metri di giardino e frutteto. Seduto nel suo patio il ministro abbraccia con lo sguardo il blu e il verde, Ravello e Minori. er comprare i ruderi che ha poi ristrutturato ha speso 65 mila euro tra il 2003 e il 2005. "Quanto?", dice incredula Erminia Sammarco, titolare dell'agenzia immobiliare Tecnocasa di Amalfi: "Mi sembra impossibile: a quel prezzo un mio cliente ha venduto una stalla con un porcile". Oggi un rudere di 50 metri quadri costa circa 350 mila euro, e una villa simile a quella dell'economista supera di gran lunga il milione di euro. Il ministro ha certamente speso molto per la pregevole ristrutturazione, tanto che ha preso un mutuo da 300 mila euro poco dopo l'acquisto del 2003 che finirà di pagare nel 2018, ma ha indubbiamente moltiplicato l'investimento iniziale.
Il Nobel mancato "Io sono un professore di economia del lavoro, l'ho guadagnato con le unghie e con i denti. Sono uno dei più bravi d'Italia, forse d'Europa", ha spiegato Brunetta ad Alain Elkann, che di rimbalzo lo ha definito "un maestro della pasta e fagioli" prima di chiedergli la ricetta del piatto. L'economista Ada Becchi Collidà, che ha lavorato nello stesso dipartimento per otto anni, dice senza giri di parole che "Renato non è uno studioso. È prevalentemente un organizzatore, che sa dare il meglio di sé quando deve mettere insieme risorse". Alla facoltà di Architettura di Venezia entra nel 1982, dopo aver guadagnato l'idoneità a professore associato in economia l'anno precedente. Come ha ricordato in Parlamento il deputato democratico Giovanni Bachelet, Brunetta non diventa professore con un vero concorso, ma approfitta di una "grande sanatoria" per i precari che gravitavano nell'università. Una definizione contestata dal ministro, che replica: avevo già tutti i titoli.
In cattedra Secondo il curriculum pubblicato sul sito dell'ateneo di Tor Vergata (dove insegna dal 1991), al tempo il giovane Brunetta poteva vantare poche pubblicazioni: una monografia di 500 pagine e due saggi. Il primo era composto di dieci pagine ed era scritto a sei mani, il secondo era un pezzo sulla riduzione dell'orario edito da 'Economia&Lavoro', la rivista della Fondazione Brodolini, di area socialista, che Brunetta stesso andrà a dirigere nel 1980. Tutto qui? Nel mondo della ricerca esistono diverse banche dati per valutare il lavoro di uno studioso. Oggi Brunetta si trova in buona posizione su quella Econlit, che misura il numero delle pubblicazioni rilevanti: 30, più della media dei suoi colleghi. La musica cambia se si guarda l'indice Isi-Thompson, quello che calcola le citazioni che un autore ha ottenuto in lavori successivi: una misura indiretta e certo non infallibile della qualità di una pubblicazione, ma che permette di farsi un'idea sull'importanza di un docente. L'indice di citazioni di Brunetta è fermo sullo zero.
Le valutazioni degli indicatori sono discutibili, ma di sicuro il mondo accademico non lo ha mai amato: "L'università ha sempre visto in lui il politico, non lo scienziato", ricorda l'ex rettore dello Iuav di Venezia, Marino Folin. Nel 1991, da professore associato, riesce a trasferirsi all'Università di Tor Vergata. In attesa del Nobel, tenta almeno di diventare professore ordinario partecipando al concorso nazionale del 1992. In un primo momento viene inserito tra i 17 vincitori. Ma un commissario, Bruno Sitzia, rimette tutto in discussione. Scrive una lettera e, senza riferirsi a Brunetta, denuncia la lottizzazione e la poca trasparenza dei criteri di selezione. "Si discusse anche di Brunetta, e ci furono delle obiezioni", ricorda un commissario che chiede l'anonimato: "La situazione era curiosa: la maggioranza del collegio era favorevole a includere l'attuale ministro, ma non per i suoi meriti, bensì perché era stato trovato l'accordo che faceva contenti tutti. Comunque c'erano candidati peggiori di lui". Il braccio di ferro durò mesi, poi il presidente si dimise. E la nuova commissione escluse Brunetta. Il professore 'migliore d'Europa' viene bocciato. Un'umiliazione insopportabile. Così fa ricorso al Tar, che gli dà torto. Poi si appella al Consiglio di Stato, ma poco prima della decisione si ritira in buon ordine. Nel 1999 era riuscito infatti a trovare una strada per salire sulla cattedra. Un lungo giro che valica l'Appennino e si arrampica alle pendici del Gran Sasso, ma che si rivela proficuo. È a Teramo che ottiene infine il riconoscimento: l'alfiere della meritocrazia, bocciato al concorso nazionale, riesce a conquistare il titolo di ordinario grazie all'introduzione dei più facili concorsi locali. Nel 1999 partecipa al bando di Teramo, la terza università d'Abruzzo. Il posto è uno solo ma vengono designati tre vincitori. La cattedra va al candidato del luogo ma anche gli altri due ottengono 'l'idoneità'. Brunetta è uno dei due e torna a Tor Vergata con la promozione. Un'ultima nota. A leggere le carte del concorso, fino al 2000 Brunetta "è professore associato a Tor Vergata". La stranezza è che il curriculum ufficiale - pubblicato sul sito della facoltà del ministro - lo definisce "professore ordinario dal 1996". Quattro anni prima: errore materiale o un nuovo eccesso di ego del Nobel mancato?
Hanno collaborato Michele Cinque e Alberto Vitucci
sabato 8 novembre 2008
Torneo si ... però...
Nella delibera N18 del 29 02 2008, con la quale si da in gestione all’associazione Rebellum (a titolo gratuito) il campetto “S. Francesco” e il Tennis (campo R.Wagner), si legge tra gli oneri dell’associazione:
- la sorveglianza e la custodia dell'intera struttura con proprio addetto\i;
- la pulizia delle aree esterne e dei giardini ed eventualmente l'innaffiamento estivo;
- la manutenzione degli ambienti e degli impianti elettrico ed idrico degli spogliatoi e del campo da gioco;
- la pulizia dei locali e degli spogliatoi.
Ed è proprio questo che tutti noi amanti del calcetto vogliamo. Sempre nella stessa delibera leggiamo:
- Il Concessionario si obbliga altresì a praticare le seguenti tariffe massime, comprensive del supplemento luce artificiale, per l'utilizzo del campo da gioco: un'ora di calcetto € 30,00; un'ora di tennis € 10,00.
giovedì 6 novembre 2008
Insieme per Ravello convoca gli operatori economici!
martedì 4 novembre 2008
La Prestigiacomo accetta le dimissioni di De Masi
martedì 21 ottobre 2008
RavelloTyricon: Riflessione
"In un paese civile dovrebbe essere assolutamente indenne da controlli politici, perchè la satira non ha niente a che fare con la politica, anche se prende in giro la politica...ma si sa che è satira...Ogni regime serio e democratico accetta la satira come si accettano le caricature...era Mussolini che non le sopportava..."
Indro Montanelli
Alla luce delle ultime nuove, Noi de "Il Poggio" abbiamo deciso di far partire una raccolta firme pro RavelloTyricon.
P.S. TYRICON non ti si può zittire così! Il Poggio ti appoggia!
Scrivici!!!
indirettadalpoggio@gmail.com
venerdì 17 ottobre 2008
mercoledì 15 ottobre 2008
A Ravello si fa teatro (riceviamo e pubblichiamo)
Quest´anno ad essere rappresentata sarà “Tre Cazune Furtunate”, commedia brillante in tre atti di Eduardo Scarpetta.
“Per il gruppo l´appuntamento è a fine settembre. Ci incontriamo e discutiamo delle varie proposte. Una volta deciso si comincia a lavorare – confida Alfonso Mansi, regista storico del gruppo – Avvicinarsi ad opere come questa non è mai facile ma ormai ci siamo fatti le ossa. A volte ci prendiamo qualche licenza, come dire, poetica: qualche personaggio cambia genere, a volte aggiungiamo delle parti … lo facciamo perché vogliamo accontentare tutti i ragazzi che manifestano la volontà di salire sul palco. La grande forza della Ribalta è sempre stata questa”.
“Il sipario si è aperto per la prima volta il 4 Gennaio 1976 nella chiesetta di San Martino da allora non abbiamo mancato un Natale – racconta con orgoglio Enzo Del Pizzo presidente della Ribalta - 32 anni sono tanti ma questo non ci fa sentire certo vecchi. La nostra forza sono sempre stati i giovani. E´ grazie a loro se ogni anno il sipario si riapre e si comincia a fa´ ‘o triato”.
Il gruppo teatrale "La Ribalta" che, ricordiamo, organizza anche la rinomata Via Crucis in costume, rappresenta, ormai una realtà importante nel panorama culturale e sociale costiero. Certamente a Ravello, ma anche nei paesi limitrofi, non c´e altro sodalizio che abbia raggiunto un simile traguardo e abbia avuto un ruolo sociale così determinante. Tanti giovani, grazie al teatro hanno imparato a vincere la paura e hanno provato l´emozione di calcare le scene. Grazie alla Ribalta molti giovani, almeno per un momento, si sono sentiti "attori", "scenografi", "tecnici delle luci", "fonici", "musicisti", "compositori", "attrezzisti". Grazie alla Ribalta il Natale costiero si arricchisce di un ulteriore motivo di interesse non solo per gli abitanti ma anche per i tanti turisti che scelgono la Costiera per passare qualche giorno di serenità.
Dalla Ribalta promettono due ore di grande divertimento, date le premesse c´è da crederci.
lunedì 13 ottobre 2008
Reazioni al Consiglio Comunale del 30 settembre.
INSIEME PER RAVELLO
INFORMA
30 settembre 2008
Ultimo Consiglio Comunale :
nonostante il voto contrario del gruppo di opposizione (Insieme per Ravello), la maggioranza approva il
o
BILANCIO 2008 DEL COMUNE DI RAVELLO
BUCO DA 70.000 EURO
di cui
40.000 Euro per mancato incassi parcheggi
· Quanto costano 4 mesi di strada chiusa?
· Quante tessere parcheggio omaggio?
30.000 Euro per immondizia?????
o
E IO PAGO!
o
Per il 2008 paga ancora l’avanzo di amministrazione della gestione Insieme per Ravello (circa 460.000 Euro),
per il 2009 pagheranno i cittadini.
venerdì 3 ottobre 2008
Il consiglio comunale in 2 minuti...
domenica 28 settembre 2008
venerdì 26 settembre 2008
Consiglio Comunale... cosa succederà???
Il terzo punto all'ordine del giorno ci sembra quantomai importante per il futuro dell'Auditorium.
Cosa succederà in consiglio? Cosa si deciderà? Ricomincerà la bagarre?
mercoledì 24 settembre 2008
Sulle vicenda Villa Rufolo...2
Caro Direttore,
ho volutamente atteso che passasse qualche giorno, prima di intervenire su alcune recenti accuse improvvidamente lanciate contro la Fondazione Ravello dal vice-Sindaco Salvatore Di Martino. "Villa Rufolo – egli ha dichiarato – si sta trasformando in un mercato, si vendono gadget nella galleria d'arte, c'è il bar e ora i rinfreschi per i matrimoni".
martedì 16 settembre 2008
Sulla vicenda matrimoni in Villa Rufolo
del Direttore di Villa Rufolo
Dott. Secondo Amalfitano
o
Caro Direttore,
da tempo si ventilava la possibilità di celebrare matrimoni e cerimonie varie all'interno della Nostra amata Villa Rufolo.
'Detto fatto', il 9 Settembre u.s. alle ore 18.30 nei tavolini antistanti i ruderi dei forni, si è tenuto un 'brindisi post-matrimoniale',con tanto di vigile munito di carta e penna pronto a prendere appunti su ciò che stava accadendo.
Nonostante crediamo sia giusto far pagare l'ingresso alle persone estranee, lasciando gli abitanti di Ravello liberi di entrare ed uscire da Villa Rufolo, le poniamo due quesiti:
1) LE PERSONE INVITATE A QUEL BANCHETTO HANNO PAGATO IL BIGLIETTO D'INGRESSO ???
2) CI SI FERMERA' AI RINFRESCHI O SI ANDRA' OLTRE???
o
Certo di una sua puntuale e celere risposta
le porgiamo i nostri distinti saluti
Chiunque invece, declinando le proprie generalità, ha richiesto informazioni e notizie, ha sempre ricevuto puntuale risposta, non avendo la Fondazione nulla da nascondere nè, soprattutto, da temere.
Sarà così anche per le domande che anonimamente vengono poste in questa circostanza.
L'anonimato non consente neanche di rispondere ai saluti con cortesia e distinzione. Lo facciamo ugualmente solo per educazione e senso civico.
Secondo Amalfitano
Direttore Villa Rufolo
lunedì 8 settembre 2008
martedì 2 settembre 2008
Festival delle Repubbliche Marinare...che sia la volta buona?
PROGRAMMA
FESTIVAL DELLE ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE
o
Domenica 14 Settembre
ore 21.00, Duomo di Amalfi
Concerto di Inaugurazione
Orchestra da Camera Italiana Salvatore Accardo, direttore e solista
o
Venerdì 19 Settembre
ore 21.00, Duomo di Amalfi
Viaggio Musicale da Napoli a Venezia
Solisti, Orchestra e Coro delle Antiche Repubbliche Marinare
Filippo Zigante, direttore
o
Sabato 20 Settembre
ore 21.00, Darsena
Cantautore Piccolino - Sergio Cammariere
o
Domenica 21 Settembre
ore 21.00, Darsena
Musica Meticcia - Les Boukakes
o
Giovedì 25 Settembre
ore 9.30/13.00, Aula Biblioteca Comunale
Convegno “Il Caso della Repubblica Marinara di Amalfi”
L'interscambio culturale, religioso ed artistico nel bacino mediterraneo
a cura dell’Istituto di Cultura e Storia Amalfitana
o
ore 21.00, Sala Ibsen
Cartoline dall’Italia - Playing Brass
o
Venerdì 26 Settembre
ore 21.00, Darsena
A Teatro con...Zelig - Paolo Migone
o
Sabato 27 Settembre
ore 19.00/22.00, Antico Borgo
Notte del Mediterraneo - Amalfi by Night
Festa della Musica del Mediterraneo
martedì 26 agosto 2008
Ciao Vincenzo
domenica 24 agosto 2008
sabato 23 agosto 2008
Il Ravello Festival piace più a Imperato che a De Masi.
Intanto è grande attesa per la prima all´Auditorium, nello spazio già collaudato nei pressi di quello che sarà il bar, che sarebbe stato visitato ieri anche da Lucio Dalla di ritorno dal concerto di Castellammare e in giro fra Amalfi e Ravello. Sarà un momento unico per Ravello con tanto di corsa agli inviti
giovedì 21 agosto 2008
A Ravello la "prima volta" dell'Auditorium di Niemeyer
sabato 16 agosto 2008
Costiera delle mie brame... ti dividono con un muro???
Eco Festival (pag 154 L'Espresso n.33 anno 2008)
lunedì 11 agosto 2008
Ragazzi ma che cavolo combinate???
mercoledì 6 agosto 2008
Tè con l'autore da non perdere!
Come si è evoluto il Ravello Festival, quali sono le sue prospettive, com’è organizzato, quanto costa, cosa succede dietro le quinte.
Ingresso su prenotazione
martedì 5 agosto 2008
Consiglio Comunale .... boh!
- Rendiconto della gestione e.f. 2007
- Approvazione e Variazione al bilancio di previsione e.f.
ma chi lo sapeva???
domenica 3 agosto 2008
Amalfitano dal Pd alla "corte" di Brunetta
"Di questo Pd - spiega ora quello che fino a poco tempo fa era un leader locale - non so cosa farmene, che la mia nomina facesse storcere il naso a diverse persone, proprio non me lo aspettavo. Mi riferisco a persone del mio ex schieramento partitico che hanno dato la stura a richieste più o meno formali di analisi del mio sangue, per verificare che il dna fosse sempre lo stesso. Onestamente - aggiunge Amalfitano - devo dire che la gioia e anche un po' l'orgoglio per la richiesta di collaborazione di Renato Brunetta, sono state un poco appannate dagli atteggiamenti di persone che prima ancora che amici ritenevo intelligenti". Veleni di paese? Certo, ma anche la difficoltà di convincere gli ex compagni di partito che la sua non è stato il classico abbordaggio del carro del vincitore. Ricorda Amalfitano: "Ho scritto al mio amico Ermete Realacci, ritenendolo unico interlocutore al quale dovere comunicazioni e in buona sostanza gli ho detto che voglio fare il Brunettiano". Di cosa si occuperà nello specifico Secondo Amalfitano? "Tutto è da definire, il mio ruolo specifico è per gli enti locali e nel dettaglio dovrei occuparmi di innovazione tecnologica". Quali problemi in particolare pensa di affrontare? L'ex Pd si concentra sull'innovazione tecnologica: "Ci sono ancora molti Comuni senza Adsl e bisogna che tutto il paese sia servito in maniera adeguata, inoltre bisogna far aumentare i servizi telematici all'interno dei Comuni a favore dei cittadini, lavorare sulla formazione e sulla modernizzazione degli enti locali, in ogni caso il lavoro da fare è complesso ma il ministro Brunetta si sta muovendo nella giusta direzione".
sabato 2 agosto 2008
Ora ci sentiamo più sicuri!!!
venerdì 18 luglio 2008
I dipendenti del Parco del Cilento nella newsletter di oggi.
Vogliamo cosi con forza contrapporre "fatti" alla gratuita denigrazione mediatica. Vogliamo così con forza contrapporre “fatti” a chi ha raccolto firme per mandare via una persona onesta e disinteressata. Vogliamo cosi con forza appellarci alla sensibilità del Ministro, evidenziando ciò che la stampa distratta o faziosa non ha segnalato.
Auspichiamo che il Ministro ponderi la questione con molta saggezza prima di esprimersi in ordine alle dimissioni del Prof. De Masi. Alla Sua decisione è affidata la scelta per un ritorno al passato o per un futuro della nostra terra, essere emigranti di prua, rivolgendo lo sguardo pieno di sogni e speranze verso le incognite del futuro o, emigranti di poppa, e guardare nostalgici verso le certezze delle strutture del passato.
mercoledì 16 luglio 2008
La Prestigiacomo non conferma l'incarico al sociologo De Masi.
Soluzione diplomatica ma è evidente che il sociologo voluto dal governo Prodi - la cui nomina fu oggetto anche di polemiche - non rientri nella linea di sviluppo che la Prestigiacomo sta immaginando per il Cilento. Dopo i primi cento giorni da presidente del parco e all'indomani dell'insediamento dell'esecutivo Berlusconi, De Masi scrisse alla Prestigiacomo chiarendo un concetto: "Per sua natura, la carica da me ricoperta non è legata cronologicamente alla legislatura e al ministro da cui deriva. Reputo tuttavia giusto che, per cortesia personale e per correttezza professionale, io rimetta il mio mandato nelle sue mani". Nominato da Pecoraro Scanio, De Masi non è stato riconfermato nonostante avesse esplicitamente chiesto il placet governativo. "Il suo gradimento - aveva ribadito alla Prestigiacomo – rappresenta la condizione indispensabile affinché la presidenza del parco possa operare con la necessaria tranquillità e autorevolezza". Dalla Prestigiacomo è arrivato parere negativo. "Ma in attesa della decisione non sono stato certo con le mani in mano - commenta De Masi – e ho utilizzato questi ulteriori due mesi per portare avanti dei progetti. Non sarebbe stato giusto dare l'idea di pigrizia nell'impegno". Nelle intenzioni dell'ex presidente del parco del Cilento la volontà di attuare un programma quinquennale; agli atti dodici convention dedicate ai soggetti impegnati sul territorio. Esattamente dopo sette mesi (la nomina di Pecoraro Scanio era arrivata il 15 gennaio) lo stop alla presidenza De Masi. "Resta un rammarico - conclude il sociologo - il lavoro da compiere per una delle zone più belle della Campania poteva dare dei risultati importanti. Credo che per la regione sia giusto ribaltare la strategia di riscatto, partendo non unicamente da Napoli ma anche e soprattutto da zone come il Cilento".
venerdì 11 luglio 2008
Tempo di Bilanci
Mi chiedo e vi chiedo:
>Che fa la nostra Amministrazione?? Si è assopita come le chiacchiere di cui sopra??
>Sindaco e Vicesindaco che fanno?? (oltre le loro pastette)
martedì 8 luglio 2008
Due libri in più per Ravello!
mercoledì 25 giugno 2008
Caso Mare Sporcum.
Un comunicato ufficiale a firma del direttore del Dipartimento di prevenzione del Plesso Ospedaliero di Castiglione di Ravello, esposto su tutti gli stabilimenti balneari così recita : “In considerazione del fatto che sono pervenute diverse ed allarmate segnalazioni di cittadini, circa presunti casi di malattie infettive si comunica che non risulta essere stato notificato nessun caso di malattia sostenuta da agenti patogeni a trasmissione oro-fecale”.
Divieti o limitazioni alla balneazione vigono, come dappertutto, alle foci dei fiumi e nelle vicinanze dei porti. Le nostre acque non sono inquinate ma il problema di un oculato monitoraggio e cura di un bene tanto prezioso sussiste. In questo è parso, quanto meno, colposo il silenzio dei vari enti preposti. Speriamo che il caso sollevato in questi giorni sia da monito e inauguri una gestione più oculata del nostro mare.
martedì 24 giugno 2008
Il futuro di Villa Episcopio ???
Speriamo non solo questo se no...
giovedì 19 giugno 2008
Prescrizione no... prescrizione si...
Questo procedimento iniziò nel 1997 quando venne emanata un'ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Di Martino allora sindaco. Secondo l'accusa Di Martino aveva messo su un meccanismo per il quale coloro che venivano raggiunti da ordinanze comunali di abbattimento di manufatti abusivi alla fine si rivolgevano al suo studio per i relativi ricorsi al Tar, una pratica che Di Martino ha sempre respinto professando la sua innocenza.
Ora dopo 17 anni si chiude una delle vicende giudiziarie più tormentate della Costiera Amalfitana. Di Martino sta valutando se chiedere il risarcimento per la lunghezza del processo.